Milano, 26 febbraio 2013 - "Missione compiuta". Roberto Maroni apre così la conferenza stampa per commentare i risultati della consultazione elettorale che lo ha visto trionfare alle regionali in Lombardia. "Missione compiuta: questo era ciò che la Lega voleva, questo era il nostro obiettivo strategico, in coerenza con la linea politica uscita dal congresso riassunta nello slogan ‘Prima il nord’", ha detto il neo presidente.

"Da oggi si apre una pagina nuova, abbiamo aperto una fase nuova nella storia della Lega e del Nord", ha proseguito il segretario della Lega Nord. "Dipenderà da noi - ha aggiunto - realizzare l’obiettivo della macro-Regione. Il 75% delle tasse rimarrà qui. Eravamo consapevoli dell’alto rischio e della forza che avevamo".

Maroni, spiegando che in questo modo "abbiamo salvato la Lega", ha voluto fare una dedica speciale. "Questa è una grande vittoria di tutti i militanti della Lega, non sono abituato a dedicare le vittorie, ma questa voglio dedicarla a un amico, a una persona speciale, il capo della Polizia, Antonio Manganelli, a cui mando un affettuoso abbraccio", ha detto mentre accanto a lui si accomodava Umberto Bossi.

"Mi ha chiamato Umberto Ambrosoli per complimentarsi con me. E’ un gesto che apprezzo - ha continuato il segretario del Carroccio -. Gli ho garantito, se rimarrà in Consiglio regionale, un rapporto di leale collaborazione nel rispetto dei ruoli nell’interesse dei cittadini lombardi". Maroni ha voluto però sottolineare "la Lega non è disponibile a un governo di larghe intese o a inciuci di vario tipo". "Quello di Roma sarà un governo debole, il nostro sarà un governo forte", ha aggiunto.

Quanto al suo futuro a proposito del suo ruolo di segretario del partito, ha spiegato: "Ho dato la mia disponibilità e la confermo, il mio mandato è a disposizione del Consiglio federale".