Roma, 5 marzo 2013 - Nessun appoggio a un governo tecnico da parte del Movimento 5 stelle. "Il M5S non darà la fiducia a un governo tecnico, nè lo ha mai detto - scrive infatti Beppe Grillo sul suo blog -. Non esistono governi tecnici in natura, ma solo governi politici sostenuti da maggioranze parlamentari". "Il governo Monti - spiega l'ex comico genovese - è stato il governo più politico del dopoguerra, nessuno prima aveva mai messo in discussione l’articolo 18 a difesa dei lavoratori".

All'ora di pranzo Grillo posta l'ennesimo tweet: "Noi non ci alleiamo coi partiti, noi ci alleiamo con tutti i movimenti e le associazioni".

CRIMI - Stessa posizione ribadita dalla sua pagina Facebook anche da Vito Crimi, capogruppo in pectore 5 Stelle al Senato. "Preciso che non ho mai parlato di appoggio a governo tecnico, l'unica soluzione che proponiamo è un governo del Movimento 5 stelle che attui subito e senza indugio i primi 20 punti del programma e a seguire tutto il resto. Il nostro programma è chiaro ed è stato annunciato in tutte le piazze e in streaming".

Crimi chiede, poi, ai giornalisti due giorni di tregua e ai militanti "un attimo di pazienza". Per tutti un invito non del tutto nuovo al campo della politica: "Lasciateci lavorare". "In attesa di predisporre uno strumento per comunicare ufficialmente utilizzo questo - spiega -. Oggi e domani non risponderò a nessun giornalista. Le nostre parole di ieri in conferenza stampa sono state chiare e non lasciano dubbi. Prego tutti - sottolinea - di rispettare la mia volontà ed evitate di chiedermi interviste o presenze radiotelevisive".

"Da ieri ad oggi non è cambiato nulla", assicura Crimi che rivolge ai media questo invito: "Abituatevi anche a chi dice sì per dire sì, no per dire no, senza interpretazioni". "Ci aspettano alcuni giorni di lavoro e preparazione per questo tutti noi parlamentari abbiamo bisogno - incalza - che ci lasciate lavorare".

Un po' di tregua anche da parte dei sostenitori. "Chiedo a tutti gli attivisti, simpatizzanti ed elettori - dice infatti Crimi - di avere un attimo di pazienza, state scrivendo ad un ritmo pauroso e non è facile in questo momento rispondere a tutti. Anche a voi chiediamo solo di pazientare, daremo risposta ad ogni domanda".

"Vi garantisco la coerenza, terremo la barra dritta: la nostra è una rivoluzione culturale pacifica e democratica e non la fermeremo, il nostro unico senso di responsabilità - puntualizza - è verso gli elettori che ci hanno dato mandato di attuare questa rivoluzione culturale che comunque è già in atto malgrado le resistenze di coloro che sono attaccati a poltrone e privilegi".

LOMBARDI - Infine torna a parlare, sempre dal suo blog, anche Roberta Lombardi, finita al centro di una polemica per le sue dichiarazioni sul fascismo di qualche settimana fa. "Rimango allibita dalle strumentalizzazioni in atto su una frase estrapolata da un post sul mio blog", scrive la designata capogruppo 5 Stelle alla Camera per osservare che "quella espressa era una analisi esclusivamente storica di questo periodo politico, che naturalmente condanno. In Italia il fascismo così come il comunismo è morto e sepolto da almeno trent’anni".

"Mi riferivo, facendo una analisi, al primo programma del 1919, basato su voto alle donne, elezioni e altre riforme sociali che sembravano prettamente socialiste rivoluzionarie e non certamente il preludio di una futura dittatura. Tutte proposte - scrive ancora, oggi - che poi Mussolini smentì già dall’anno seguente, in quello che fu un continuo delirio di contraddizioni. La caratteristica del fascismo fu infatti quella di cambiare sempre le carte in tavola, con l’unica costante che al centro del potere rimanevano sempre Mussolini ed il suo partito unico. Potere che poi divenne dittatura in un crescendo di violenza. Fino ad arrivare al razzismo e la guerra".

"Questo il mio giudizio storico e politico, negativo su quell’esperienza. Ora - esorta - possiamo pensare all’Italia del 2013. Ricordo a tutti che il M5S ha nel suo programma l’insegnamento della Costituzione italiana. Grazie a tutti".