Roma, 7 marzo 2013 - Il presidente della Repubblica, {{WIKILINK}}Giorgio Napolitano{{/WIKILINK}}, ha confidato ai membri dell’Accademia dei Lincei la sua fatica nella gestione del difficile passaggio istituzionale che l’Italia sta vivendo.

Intervenendo alla conclusione della commemorazione del Premio Nobel e senatrice a vita Rita Levi Montalcini, il capo dello Stato si è detto “commosso per la metafora laudativa del faro” che l’ex ministro ed ex presidente della Corte Costituzionale Giovanni Conso gli aveva rivolto poco prima. “Che sia faro o sia una luce normale, umana - ha aggiunto Napolitano - certe volte si fa fatica nella nebbia ma io cerco di fare del mio meglio”. In ogni caso Napolitano ha garantito: “Farò quel che debbo fino all’ultimo giorno del mio mandato”.


Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è tornato a respingere l’idea di una sua riconferma nella carica. “Ringrazio Conso - ha detto il capo dello Stato - ma vorrei sottolineare come la conclusione dei sette anni del mio mandato corrisponda perfettamente alla concezione che i padri costituenti ebbero della figura del presidente della Repubblica, alla continuità delle nostre istituzioni ma anche alle leggi del succedersi delle generazioni”.