Roma, 16 marzo 2013 - Pier Luigi Bersani ha proposto Laura Boldrini per la presidenza della Camera e Piero Grasso per il Senato. L’indicazione è arrivata durante la riunione dei gruppi Pd.

La scelta del Pd è caduta dunque su Boldrini, esponente di Sel ed ex portavoce della Unhcr in Italia. Al Senato andrà invece l’ex Procuratore Antimafia.

“Per noi la responsabilità è cambiamento e queste candidature vanno in questa logica”, ha spiegato Bersani ai deputati. Le sue parole sono state accolte da un applauso. “Continueremo ad avere un atteggiamento di reciprocità e condivisione anche per le presidenze di commissione”, ha assicurato.

Ci dispiace che questo non abbia corrisposto ad una assunzione di responsabilità degli altri”, ha aggiunto, “abbiamo dimostrato che se tocca a noi decidere sappiamo come fare”. “E’ stata - ha aggiunto - una scelta di grande forza. Sono due persone di lungo corso nella società e hanno mostrato grandissima sensibilità, capacità, un’enorme forza civica e morale che serve come messaggio al Paese”. “Le altre forze politiche decideranno, ognuno si prenda le sue responsabilita’”, ha concluso.

Bersani ha criticato anche il comportamento di Monti. ‘’Con M5S c’è stato un confronto non improduttivo ma non è andato a buon fine, da altri c’è stato un disimpegno che ha causato un’evidente sorpresa’’.

IL PDL: "BERSANI CERTIFICA IL SUO FALLIMENTO" - “Il fantasma di Bersani, con le candidature Boldrini-Grasso, certifica il fallimento della sua strategia. Il Pd è chiaramente in un vicolo cieco”. Lo dice Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, che attacca: “Per due settimane ha rifiutato di prendere atto del risultato elettorale; ha rifiutato una linea di ragionevolezza; ha tenuto fuori dal tavolo i temi veri che stanno a cuore agli italiani (tasse, crescita, sviluppo); si è dedicato a giochetti di palazzo che non gli sono neppure riusciti; ha agito da mediocre ruota di scorta rispetto all’aggressione mediatico-giudiziaria in corso contro Silvio Berlusconi. Oggi Bersani e il Pd raccolgono quello che hanno seminato”.

Il Pdl al Senato voterà per Renato Schifani alla presidenza. Lo ha confermato il senatore Francesco Nitto Palma, lasciando la riunione del gruppo che si è tenuta a Palazzo Giustiniani. Anche Roberto Formigoni spiega: “Quelle del Pd sono candidature di chiusura, quindi andremo su Schifani già dalla prima votazione di questa mattina”. Secondo quanto si apprende, voterà invece scheda bianca all’elezione del presidente della Camera.

CRIMI: "SE LI VOTINO" - I nomi di Piero Grasso e Laura Boldrini proposti dal Pd per la presidenza delle Camere non cambiano la posizione del Movimento 5 Stelle, che continuerà a votare per i propri candidati.
‘’Se li votino’’, risponde il capogruppo M5S al senato Vito Crimi a chi gli domanda se l’indicazione di due nomi nuovi possa mutare la decisione dei 5 Stelle di non sostenere candidati del Pd o del Pdl alla presidenza.