Firenze, 3 aprile 2013 - Nello stallo della situazione politica post-elettorale, il giorno dopo la conferenza stampa del leader Pd Pier Luigi Bersani (VIDEO), interviene anche il suo 'antagonista' delle primarie Matteo Renzi, che in un sondaggio Swg è in assoluto il leader più amato tra i politici italiani.

TEMPO PERSO - “Stiamo vivendo una situazione politico-istituzionale in cui stiamo perdendo tempo, e questo mentre il mondo ci chiede di correre a velocità doppia”, ha detto Renzi al convegno per i 120 anni della camera del lavoro di Firenze. In prima fila, il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, che ha ribadito lo stesso concetto.

Renzi ha quindi fatto l’esempio delle amministrazioni locali: "Noi sindaci sappiamo bene quanto stiamo soffrendo per il patto di stupidità-stabilità - ha aggiunto - La politica che non sa correre produce soluzioni che non riesce a concretizzare". Per il primo cittadino di Firenze questo è un problema anche per le imprese perchè ‘’il tempo è scaduto, tante imprese sono sull’orlo della fine".

Secondo Renzi servono "credibilità politica e risposte sui temi del lavoro o rischiamo di perdere la strada per tornare a casa: ormai bisogna prendere atto che la clessidra e agli sgoccioli".

EMERGENZA LAVORO - "Le imprese sono sull’orlo della fine, il tempo è scaduto. Ormai bisogna prendere atto che la clessidra è agli sgoccioli. Serve credibilità politico istituzionale, e risposte sui temi del lavoro, o rischiamo di perdere la strada per tornare a casa”.

E ancora: "La Repubblica fondata sul lavoro rischia di essere fondata sulla rendita o bloccata dal lavorio di chi crede di potersi permettere altri ritardi”, continua Renzi. “Anche il tanto odiato ‘new labour’, aveva quella parola, lavoro, al centro del suo programma - ha proseguito Renzi - dobbiamo immaginare una nuova stagione di diritti, ma anche di doveri". Anche se alla fine ammette:  “Io non so quale sia la soluzione per il futuro”.

DDL DI 10 SENATORI RENZIANI - “Il rimborso elettorale ai partiti va interamente abrogato perché rappresenta una forma impropria di finanziamento pubblico alla politica. Il meccanismo disciplinato dalla legge attualmente in vigore, non fa infatti alcun riferimento alle spese sostenute dai partiti nelle competizioni elettorali ma eroga un finanziamento sulla base dei voti ricevuti”, sostengono dieci senatori del Pd, vicini a Matteo Renzi: Andrea Marcucci, Rosa Maria De Giorgi, Stefano Collina, Nadia Ginetti, Roberto Cociancich, Laura Cantini, Mauro Del Barba, Isabella De Monte, Stefano Lepri e Mario Morgoni, che oggi hanno depositato una proposta di legge per abrogare il rimborso elettorale ai partiti.

CAMUSSO - L’austerità da sola “è stata tempo perso”, ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “Il tempo che è stato perso - ha aggiunto - è stato il tempo di pensare che si poteva negare l’esistenza della crisi, che l’austerità bastava. Si è persa la centralità del lavoro come molla fondamentale dello sviluppo e del benessere”. Secondo il segretario generale Cgil “la situazione dell’economia e del lavoro nel nostro Paese è assolutamente drammatica, anche per le scelte fatte nell’ultimo periodo, che determineranno nei prossimi mesi un concentrato di scadenze, che metterà in difficoltà imprese e lavoratori”. “Chiunque pensi che si possa agire ulteriormente sull’aumento della tassazione, pensa una follia”, ha concluso Camusso.