Bari, 13 aprile 2013 - Silvio Berlusconi è salito di nuovo su un palco, stavolta a Bari (VIDEO). Davanti a una platea di circa 150mila persone, dopo aver ironizzato su Vendola, sferzato il solito attacco ai magistrati e avvertito che "o c'è subito un governo forte o è meglio andare a votare", il Cavaliere ha anche annunciato che, nel caso, "siamo già pronti e io sarò candidato premier". Infine, parlando dell'ipotesi di Romano Prodi al Quirinale, ha detto che in tal caso "conviene emigrare".

 “Siete tantissimi, quasi troppi, siete il fiume della libertà”. Così il leader del Pdl ha aperto il suo intervento per la manifestazione ‘Tutti per Silvio’. “Siamo il popolo che rifiuta la logica dell’odio e dell’invidia, dobbiamo essere fieri perché siamo l’unico baluardo della libertà e della democrazia in Italia per gli italiani”, ha aggiunto il leader del Pdl.

E poi l'avvertimento: “O c’è subito un governo forte e stabile per l’Italia o è meglio ridare subito la parola agli italiani votando a giugno. Le strade, caro Bersani, sono due: o governo con noi e scegliamo insieme Capo dello Stato o si torna subito al voto e bisogna farlo già a giugno senza perdite di tempo”. "Noi siamo pronti - ha continuato - e questa potrebbe essere la prima manifestazione della campagna elettorale”.

“Vi sembra possibile che in una crisi così possiamo concederci questa assurda paralisi? E noi dal giorno del voto abbiamo detto che siamo disponibili a un governo con il Pd e di individuare di comune accordo un candidato per la presidenza della Repubblica e invece questi signori ci hanno detto di no per un governo insieme e con lo 0,3% in più - che hanno ottenuto con la loro nota professionalità nelle operazioni di scrutinio e la prossima volta dovremmo farlo anche noi - non si sono aperti a nessun accordo con noi e anzi tentano di prendersi tutte le 5 cariche istituzionali dello Stato”.

IRONIA SU VENDOLA - “Devo darvi una delusione, oggi qui sul palco con noi non ci sarà Nichi Vendola”, ha ironizzato Berlusconi e la folla grida “buuu buuu”. “Quelle sue dichiarazioni che fa, fanno sentire tanto stupidi perché non si capisce niente.... Ci sono solo, io non le sue elucubrazioni, vi dovete accontentare”, ha aggiunto e la piazza si lascia andare a fischi pesanti.

‘’Fitto, io e te abbiamo sbagliato - ha continuato Berlusconi - perché dobbiamo imparare da Vendola a fare gli imputati, lui sì che sa farlo bene visto che fa l’imputato andando a pranzo amichevolmente con il magistrato. Ci sono le foto, e io mi domando che cosa sarebbe successo se lo avessi fatto io’’.

ATTACCO AI MAGISTRATI - Non è mancato l'attacco ai magistrati: “I magistrati sono divisi in correnti che non rendono noti nemmeno i nomi degli iscritti. Assomigliano ad associazioni segrete”. “Tutti possono finire nel tritacarne giudiziario e la persecuzione giudiziaria ha già di fatto pesantemente condizionato la vita politica del Paese, quindi non è solo un pericolo potenziale alla libertà di ciascuno di noi, ma è un danno effettivo sociale ed economico perché può ostacolare un governo”. Berlusconi ha ricordato quando il suo primo governo fu mandato via da azioni giudiziarie, “ma quei giudici non hanno mai pagato per i loro errori e noi chiediamo che anche i magistrati rispondano dei loro errori se commessi con malafede o grave negligenza”.

"PRODI AL COLLE? TUTTI ALL'ESTERO" - ‘’Volete Gino Strada al Colle? Volete la Gabanelli? Perché questi sono i nomi che stanno emergendo dai grillini ma io ho ancora un nome da sottoporvi e voi impazzirete di gioia se il nostro presidente della Repubblica fosse Romano Prodi...’’, ha detto Berlusconi che non ha fatto in tempo a dire il nome di Prodi che dalla piazza è esploso un boato di fischi e di ‘no-no’. Secondo il Cavaliere, con Prodi presidente della Repubblica ci converrebbe andare tutti all’estero. ‘’Proprio lui che ci ha fatto pagare una tassa vergognosa per entrare nell’euro’’.

SUI GRILLINI - Il Cavaliere non ha risparmiato l'ennesima critica ai grillini. I parlamentari del Movimento 5 Stelle “sono una banda di dilettanti allo sbaraglio, sospesi tra impreparazione e improvvisazione. Fanno venire i brividi a guardarli, a sentirli, a incontrarli in Parlamento”.

I SONDAGGI - Dal palco di Bari Berlusconi ha letto gli ultimi sondaggi a disposizione: “Siamo al 34% con 4 punti di vantaggio sugli avversari e con la possibilità di avere una netta maggioranza sia alla Camera che al Senato”.

"NON TRADIREMO MAI GLI ITALIANI" - “Caro Bersani, 10 milioni di italiani hanno votato per la nostra coalizione per abolire l’Imu del futuro, per cambiare quel mostro chiamato Equitalia, per ridurre l’Irap e poi abolirlo in quattro anni, per abbassare la pressione fiscale introducendo il quoziente familiare, per creare lavoro riducendo tasse sull’occupazione. Dieci milioni ci hanno votato per riprendere la strada della crescita e dello sviluppo. Tutti questi impegni - ha affermato Berlusconi - valgono per l’Italia e ancora di più per il nostro sud. Noi non possiamo tradire questi 10 milioni di italiani, non li tradiremo mai”.

CARTELLI E BANDIERE - “47 giorni senza governo!”, “Basta Imu” e “Meno tasse per chi lavora” sono gli slogan dei cartelli su sfondo blu che gli organizzatori della manifestazione di piazza della Libertà a Bari hanno distribuito ai sostenitori pidiellini che hanno seguito il comizio, sventolando le bandiere bianche e azzurre.