Bologna, 18 aprile 2013 - Per il Quirinale si è davanti a un bivio: "Scegliere un presidente degli italiani, Rodotà, o scegliere un presidente di Berlusconi che è Marini". Lo ha detto Beppe Grillo durante un comizio a Grado. Per il leader del M5S Franco Marini, candidato dal centrosinistra, "è un uomo corretto, ma nel suo mondo" e da capo dello Stato sarà anche "capo del Csm e può condizionare la giustizia da qui ai prossimi 7 anni per salvare il cu... e lo sappiamo a chi". Nel suo monologo in piazza, Grillo ha ricordato che Marini "non è neanche stato eletto in Abruzzo" e "quando va al Sud devia dall’Abruzzo, passa da altre regioni, perché in Abruzzo lo conoscono". L’ex presidente del Senato "ha fatto di tutto", "è un uomo corretto, ma nel suo mondo". Per lo 'stallo' che si è creato dopo le elezioni, secondo l’ex comico "volevano dare la colpa a noi del M5S" ma in realtà è colpa del centrosinistra che "da vent’anni fa finta di fare l’opposizione" visto che con Berlusconi "si sono tenuti a braccetto e come Bartali e Coppi si sono scambiati la borraccia". nel pomeirggio poi, durante un comizio a Trieste , ha spiegato che il M5S porterà avanti il nome di Stefano Rodotà fino alla quarta votazione.

IL RIFERIMENTO A MUSSOLINI - "Sembra di essere come ai tempi del discorso di Mussolini al Lirico". Così il leader M5S, riferendosi agli ultimi discorsi di Bersani e Berlusconi a sostegno della candidatura di Marini. Grillo si è riferito all’ultimo discorso del Duce il 16 dicembre 1944. Per il leader 5 stelle, Pd e Pdl sono "fuori dalla storia". Quello che sta succedendo in queste ora, secondo Grillo "è una cosa da fantascienza" perché "non hanno capito che la storia li ha sorpassati". Il M5S, invece, vuole "ricreare lo spirito dei nostri padri dopo la guerra. Non è un partito che si vuole sostituire a questa classe politica, non ce ne frega niente".

PER IL GOVERNO - "Napolitano dia la fiducia a noi. Pensate che Craxi è andato al Governo con l’8%. E noi invece arriveremo con dieci persone al di sopra di ogni sospetto", ha detto il leader del Movimento 5 Stelle durante il comizio.

"NESSUN ACCORDO" - "Il Parlamento può legiferare, Bersani è complice di questo sistema che ha bloccato la democrazia in questo Paese", dice ancora. "Noi col Pd non facciamo nessun tipo di accordi - ha aggiunto - seguiamo il nostro programma. Noi abbiamo detto a Bersani che l’incandidabilità di Berlusconi la votiamo insieme in Parlamento, oppure togliamo il Porcellum in due minuti".

CRIMI: AVANTI CON RODOTA' - "Rodotà è stato votato non solo dai nostri candidati ma anche da altre 80 persone, quindi è un segno forte che è una persona di alto profilo". Così Vito Crimi, presidente dei senatori del M5S, al TgLa7. "Rodotà non è un candidato del M5S potrebbe essere un presidente di tutti - sostiene - quindi non vedo perché non potrebbe essere accolto dal Pd. Chi vuole Rodotà lo voti perché lo ritiene un buon presidente della Repubblica e non perché ciò consente altre manovre, perché altrimenti entriamo nella logica dell’accordo che a noi non ci compete e che vogliamo scardinare". Per Crimi "l’elezione del presidente della Repubblica non deve essere uno scambio per altre cose". "Rodotà è primo dei candidati individuati disponibile dalla rosa e in questo momento tocca a lui, perché dobbiamo fare un altro nome?", spiega Crimi. "Spieghino a noi e ai suoi elettori - prosegue - perché il Pd dice no a Rodotà prima di chiederci altre proposte". E se il Pd fosse disposto a votare un altro candidato insieme? “Personamente - risponde - penso che dobbiamo rispondere alla indicazioni dei nostri iscritti”.