Roma, 19 aprile 2013 - “Li stiamo mandando a casa. Ci avviciniamo al momento della resa dei conti. E noi abbiamo tutto segnato”. E' il commento di Beppe Grillo su Twitter all'annuncio delle dimissioni di Pier Luigi Bersani.

E, riguardo alla presidenza della Repubblica, il Movimento 5 Stelle ribadisce che il nostro nome "è e resta Stefano Rodotà", che "si è messo a disposizione, non ha mai fatto inciuci con Berlusconi". "Qui c'é da scegliere fra due cose, un presidente della Repubblica votato da Berlusconi o uno votato dal Movimento 5 Stelle", ha detto.

Se il Pd voterà Rodotà per il Colle "si apriranno praterie" per il Governo. Questa la linea di M5s portata da Crimi e Lombardi all’assemblea dei parlamentari e ribadita dopo la quarta fumata nera. "E’ il presidente dei cittadini e non dei partiti". Per cui qualunque nome indicherà Rodotà per formare un nuovo esecutivo, una volta presidente, "a noi andrà bene". "Chi chiede il cambiamento non può non votare Rodotà, questo è chiaro. E per questo motivo il voto a Rodotà è fecondo e potrebbe essere il momento di svolta per il Governo di cambiamento", sottolineano i rappresentanti dei parlamentari grillini.

“Figuriamoci se mi metto a fare questi baratti...”. Risponde così Stefano Rodotà a Rainews 24 che gli chiede dell’ipotesi di lui presidente del Consiglio ‘in cambio’ di un voto del Movimento 5 Stelle su un candidato del Pd al Quirinale. “Mi sento fortemente legittimato a continuare a fare quello che ho fatto in questi anni”, ha aggiunto il giurista. “Mi sento molto disteso, se no non sarei stato capace di parlare con convinzione e piena immedesimazione del tema”, ha aggiunto Rodotà.