Roma, 21 aprile 2013  - Dopo la rielezione di Giorgio Napolitano a presidente della Repubblica, un Angelino Alfano visibilmente soddisfatto interviene al Tg5. Se nascerà un governo di coesione nazionale “è chiaro che dovrà essere forte”, argomenta il segretario del Pdl. “E’ chiaro - ha aggiunto - che si dovrà subito ragionare di come rimborsare l’Imu e di come toglierla perchè è inimmaginabile che il Popolo delle libertà non porti avanti i grandi impegni che ha assunto davanti agli italiani, che poi sono gli impegni che guardano dritti al cuore della crisi”.

Secondo Alfano, Silvio Berlusconi in queste ultime difficili settimane ha dimostrato di essere “la persona più responsabile”, perchè, ha spiegato, “ha messo prima gli interessi dell’Italia e poi quelli del partito dicendo di essere pronto a sostenere un presidente di sinistra sia al Quirinale e che a Palazzo Chigi purche’ ci sia un governo forte”.

 La rielezione di Napolitano significa “il fallimento del Partito democratico, che prima ha dato un candidato per fare la pace con noi (Franco Marini) e lo ha bocciato e poi un candidato per fare la guerra contro di noi, Prodi, e lo ha bocciato”, dice Alfano, e continua: “Abbiamo chiesto a Napolitano di accettare la rielezione”, ha aggiunto Alfano che ha espresso “rammarico e recriminazione” per una nuova elezione di un Capo dello Stato “guidata dai segretari dei partiti”.

“Noi - ha sottolineato - volevamo che a scegliere fossero i cittadini. Speriamo che sia l’ultima volta che un presidente si elegge così. Proporremo che la prossima volta venga scelto direttamente dal popolo”.