Roma, 22 aprile 2013 - "Nessuna mia regia su affossamento, denuncerò calunniatori". Nessuna regia dalemiana dietro l'affossamento di Romano Prodi nelle elezioni per il Colle, semmai quella "di chi lo ha candidato in modo francamente assurdo". Lo ha detto Massimo D'Alema in un'intervista rilasciata a ‘Piazzapulita’ su La7. Qualcuno dice che dietro l’operazione Prodi, il naufragio, ci sia comunque la sua regia, è la domanda del giornalista di Piazzapulita: "Ma è una vergogna, una vergogna autentica - ha risposto Massimo D'Alema - chi dice questo è un calunniatore, io lo denuncerò".

"Quale regia, di che cosa? Non ho potuto impedire - ha sottolineato - che quindici persone mi votassero. Dietro la sconfitta di Prodi c’è la regia di chi lo ha candidato in un modo francamente assurdo, perché non si può tirare fuori in questo modo la candidatura di Prodi senza una preparazione, senza un’alleanza. Si cercano capri espiatori, per errori politici che sono stati compiuti, in persone che non c’entrano nulla. Io, come vede, vado a spasso con il cane, non organizzo complotti, non faccio parte di nessun organismo", aggiunge l'ex segretario.

"Scissione nel Pd? Non credo - ha tagliato corto l’ex premier - ma non ne ho idea, guardi, io non faccio parte né dei parlamentari del Pd né degli organismi dirigenti del Pd, non vedo perché lei si rivolga a me".

RENZI - Intanto il Pd si prepara alla resa dei conti già nella Direzione di domani. Renzi, ospite di 'Otto e mezzo', dribla la domanda sull’ipotesi di candidarsi alla segreteria del partito. "Non so come funzionerà", dice e aggiunge: "Non credo di essere particolarmente portato per fare il segretario del Pd vecchio stile. Se il Pd è quello che abbiamo visto in questi anni e in questi ultimi mesi certamente no". Se invece - ha proseguito - "il Pd è una cosa che serve al Paese".

"Il Pd ha sicuramente toccato il fondo questa settimana, ma penso che possa ripartire, dare al Paese quello che da 10 anni promettiamo", ha detto ancora il sindaco di Firenze che appoggia l’eventuale scelta di Enrico Letta alla guida del governo. "Credo che il centrosinistra abbia il dovere di proporre un candidato premier", ha spiegato. Letta sarebbe un buon candidato?, gli è stato chiesto. "Non c'è alcun dubbio che Enrico Letta lo sarebbe", ha risposto.

I 'GIOVANI TURCHI' - E se il 'rottamatore' si schermisce sull'ipotesi di diventare il nuovo premier ("Non è un'ipotesi adesso in discussione. Non mi pare proprio un'ipotesi in campo in questo momento"), c'è chi la pensa diversamente. "Domani in direzione proporrò Matteo Renzi alla presidenza del Consiglio", annuncia a 'Piazzapulita' Matteo Orfini. "Mi piacerebbe - prosegue il ‘giovane turco’ del Pd - sapere se Renzi, che rivendica il suo coraggio e la sua voglia di dare un contributo, se la sente di accettare una ipotesi del genere. Penso che la sua sarebbe una candidatura in grado di sfidare tutti sul terreno del governo. Come è noto gli elettori del M5s apprezzano molto quello che dice Renzi, così come fanno quelli del Pdl".

Una candidatura che Andrea Orlando, altro membro uscente della Segreteria del partito, rincara: "Per la presidenza del Consiglio si può pensare o ad una personalità terza di garanzia e di grande profilo istituzionale oppure si può pensare ad un leader politico. E Matteo Renzi rientra senz’altro in questo ruolo".