Roma, 24 aprile 2013 - Continuano i mal di pancia nel Pd, diviso sul nome di Enrico Letta per il governo. "In bocca al lupo Enrico Letta! Vai avanti con coraggio e vedrai che il Pd unito ti seguirà con convinzione e determinazione!", scrive su Twitter Anna Finocchiaro. "Il capo dello Stato ha deciso bene. Enrico Letta ha la personalità, l’equilibrio politico, la competenza e l’esperienza per governare l’Italia al meglio. La sua personalità 'unisce' e anche all’interno del Pd genera coesione". Lo afferma il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, ai microfoni del Tg1, aggiungendo: "Il Partito democratico sosterrà convintamente l’esecutivo che Enrico Letta guiderà". Sulla stessa linea il capogruppo alla Camera Roberto Speranza:  "Lavoro, sviluppo e moralità della politica saranno i temi al centro dell’azione del nuovo esecutivo che il Pd sosterrà convintamente", assicura Roberto Speranza.

IL DISSENSO - Ma c'è chi non è d'accordo, primo tra tutti Pippo Civati. "Mi dispiace - dice in un post sul suo blog -, ma continuo a non essere d’accordo". "Soprattutto perché il governo, di ora in ora, si irrobustisce, e il governo di scopo sta diventando un governo di scopone (scientifico) - aggiunge il deputato Pd - un governo politicissimo, basato sulla collaborazione Pd-Pdl, senza scadenza, non a caso presieduto dall’ultimo dirigente del Pd che non si è dimesso (perché eletto dall’assemblea, ma non solo)". "Le cose, dal mio punto di vista - conclude - stanno peggiorando".

Sandro Gozi, esponente del Pd sardo, dice: "Il nuovo governo deve durare poco. Al massimo sei mesi. Così si può andare al voto tra sette mesi e mezzo". Ospite su Radio2 per 'Un Giorno da Pecora', Gozi spiega la sua astensione alla direzione Pd di ieri dicendo che il documento approvato "diceva troppo e troppo poco. Per esempio - esemplifica - potrebbe consentire un governissimo iperpolitico con dentro, magari, la Gelmini e Quagliariello, che per me sarebbe un colpo mortale". Di più, "mi farebbe molto schifo". E allora, voterebbe un governo Letta che comprendesse nella sua compagine Renato Schifani? "No, non lo voterei", taglia corto.

L'ASSEMBLEA NAZIONALE - Si terrà il 4 maggio l’Assemblea nazionale del Partito Democratico. Lo ha annunciato, in una lettera di preavviso ai delegati, la presidente dimissionaria, Rosy Bindi. Il luogo della riunione sarà comunicato a breve, così come l’ordine del giorno che conterrà di certo la ratifica delle dimissioni di Pier Luigi Bersani e l’avvio della fase congressuale.