Roma, 3 maggio 2013 - “Io, minacciata di morte ogni giorno, non ho paura e non voglio scorte ma dico basta all’anarchia sul web”. Sono le parole della presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini in una lunga intervista rilasciata a ‘La Repubblica’. “Daremo visibilità a un gruppo di fanatici? - dice la presidente della Camera - Non sono pochi, sono migliaia e crescono ogni giorno. Non è una questione che riguarda solo me. Quando una donna riveste incarici pubblici si scatena contro di lei un’aggressione sessista. Che sia apparentemente innocua o violenta una un lessico che parla di sottomissioni e umiliazioni”.

E dopo le dichiarazioni della presidente della Camera è sorto spontaneo il dibattito sul web tra chi è favorevole alla piena libertà della Rete e coloro i quali invece chiedono che anche Internet sottostia a regole più severe.

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LE INDAGINI - Intanto sul fronte delle indagini, la procura di Roma ha aperto un fascicolo sulle minacce subite dalla presidente della Camera e sui fotomontaggi che la riguardano apparsi sul web. Il pm Luca Palamara e l'aggiunto Nello Rossi hanno chiesto ed ottenuto dal giudice delle indagini preliminari il decreto che autorizza la rimozione delle immagini e dei testi ritenuti lesivi. E secondo quanto si è appreso la polizia postale, in tal senso, ha già dato seguito al provvedimento dell'autorità giudiziaria. Gli inquirenti stanno cercando di risalire agli autori dei 'post', ma per l'identificazione bisognerà attendere la risposta dei vari server che hanno diffuso sul web quelle "comunicazioni".

LA MINISTRA IDEM - “Sconcertata dalle minacce alla Presidente Laura Boldrini. La violenza sulle donne dovrebbe essere fra le priorità dell’agenda del Parlamento”, scrive su twitter il ministro per le Pari opportunità, Josefa Idem.

SUSANNA CAMUSSO - La "deriva che si sta esercitando nei confronti del presidente della Camera Laura Boldrini come nei confronti del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge è espressione di un sessismo e di un razzismo indegno del nostro Paese", afferma il segretario generale della Cgil, {{WIKILINK}}Susanna Camusso{{/WIKILINK}}, sottolineando che "in queste ore si stanno verificando cose indecorose e indecenti nei confronti del presidente della Camera Laura Boldrini, diventata oggetto di un sistematico attacco su vari siti per la sola ragione di essere donna intelligente in un ruolo di grande responsabilità".
Camusso esprime quindi "al presidente della Camera e al ministro Kyenge la mia vicinanza e solidarietà

LIVIA TURCO - "La violenza sulle donne è diventata una vera e propria emergenza sociale e culturale nel Paese, un fenomeno che riguarda l’identita’ maschile e non singoli casi patologici, per fermarla serve un’autocoscienza collettiva da parte degli uomini’’. A sottolinearlo e’ Livia Turco, presidente della Fondazione ‘Nilde Iotti’ che ricorda i due ultimi casi di femminicidio a Livorno e Ostia ed esprimere solidarieta’ a Laura Boldrini per le minacce via web.

"E’ necessario andare oltre le periodiche ondate di indignazione che seguono episodi come quelli di questi giorni - spiega Livia Turco - non basta piu’ la solidarieta’ femminile, bisogna che ad affrontare il problema siano gli uomini. La risposta sul perche’ uccidano le donne non puo’ venire che da loro’’. ‘’Ci devono aiutare a capire - conclude - altrimenti non basteranno tutte le leggi o i centri antiviolenza del mondo per fermare il femminicidio".