Roma, 3 maggio 2013 -  Non si attenua la tensione nel M5S per la pubblicazione online delle mail di alcuni parlamentari del Movimento da parte di un gruppo di pirati informatici. Il capogruppo alla Camera del M5S, {{WIKILINK}}Roberta Lombardi{{/WIKILINK}} si è recata in Procura per un incontro con gli inquirenti che seguono il caso.

Un gruppo di deputati e senatori, invece, ha raggiunto l’Autorità Garante per la Privacy e  ha parlato, in via informale, anche con la presidente della Camera, Laura Boldrini, del problema della sicurezza informatica che pure nelle istituzioni non funziona al meglio. ù

LOMBARDI - “C’è un attacco a tutto campo contro di noi e questo fenomeno è stato sottovalutato”. Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera, denuncia gli attacchi subiti dal partito per via informatica. “Oggi siamo andati in Procura- rivela- abbiamo messo in ordine i fatti ed evidenziato al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo quello che è successo. Dopo 8 ore, però, non abbiamo notizie sull’attività della magistratura nè della Polizia postale: non sappiamo nulla di cosa stanno facendo per tutelare in primis questi 30 cittadini” a cui sono state violate le caselle di posta elettronica “e poi un gruppo politico che evidentemente sta dando fastidio a molti”.

Lombardi sceglie le parole con molta attenzione: “Abbiamo la sensazione di essere abbandonati in questo momento di grossa pressione psicologica nei nostri confronti. Nessuno nelle istituzioni ha tutelato queste persone, o se l’ha fatto non ce l’ha comunicato. Vi ricordo che la prossima settimana si insediano le commissioni parlamentari e di garanzia e che per quanto ne sappiamo tra questi 30 cittadini ci potrebbe essere il futuro presidente del Copasir”.

UNA VITTIMA - “Abbiamo riscontrato una totale indifferenza e silenzio da parte della maggioranza delle forze o politiche e delle istituzioni”, dice Giulia Sarti, deputato M5s, nel corso di una conferenza stampa alla Camera per denunciare l’attacco via web contro il movimento.

La deputata ricorda anche “alcuni messaggi di solidarietà” come quelli del “Capo dello Stato, del presidente della Camera e del presidente dell’ordine dei giornalisti”. Però, aggiunge, “il clima respirato in queste settimana è stato davvero pesante”. Ci siamo “sentiti soli” e le “altre forze politiche non si sono minimamente degnate di portare a luce” di denunciare “all’attenzione dei media” quanto stava accadendo. “Se fosse successo ad altri, altro che golpe... Non ci sarebbe stata questa mancanza di attenzione cosi’ eclatante”.

LA PROCURA - Un'indagine e' stata avviata dalla Procura di Roma per la violazione delle mail. Il fascicolo e' stato affidato al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e al sostituto Elisabetta Ceniccola.
Secondo quanto si e' appreso gli inquirenti avrebbero gia' affidato i primi accertamenti agli agenti della Polizia Postale al fine di individuare gli autori dell'operazione hackeraggio. I reati ipotizzati dalla Procura sono di accesso abusivo al sistema informatico e violazione della corrispondenza altrui.