Arcevia (Ancona), 5 maggio 2013 - Ha voluto esserci Laura Boldrini, ‘’da marchigiana e antifascista’’ alle celebrazioni del 69/o anniversario dell’eccidio di Monte Sant’Angelo di Arcevia, medaglia di bronzo al valor militare, la cerimonia in ricordo dei partigiani e dei mezzadri della famiglia Mazzarini trucidati dai nazisti fra il 3 e il 4 maggio del 1944, una strage seguita da altri rastrellamenti e lutti. La presidente della Camera ha accolto l’invito del sindaco Andrea Bomprezzi (‘’una grande cosa che abbia detto di si’’’) per rendere omaggio - ha spiegato - al ‘’contributo che la nostra regione ha dato alla lotta contro il nazifascismo e per la liberta’’’. Con ‘’l’orgoglio di essere sullo stesso palco sul quale, 33 anni fa, sali’ una grande presidente della Camera: Nilde Iotti’’.

Ad accoglierla, c’erano i sindaci con i Gonfaloni dei Comuni della vallata, parlamentari, gente comune e soprattutto i bambini delle scuole: ‘’Siamo certi che con Lei l’Italia potra’ avere un futuro migliore’’ le hanno scritto in una letterina gli alunni della scuola primaria ‘Anselmi’, ‘’vogliamo vivere in un Paese con piu’ giustizia, dignita’, serenita’’’. Parole che Boldrini ha ripercorso nel discorso tenuto in piazza, dopo la messa nella Collegiata di San Medardo. ‘’La Costituzione - ha esordito - è nata anche qui, ad Arcevia, perche’ in questo luogo tanti ragazzi scelsero la Resistenza e combatterono per la liberta’ degli italiani’’. Come Eraclio Cappannini, giovane partigiano jesino caduto a Monte Sant’Angelo, ‘’con oltre 70 civili, tra cui una bambina di sei anni Palmina Mazzarini’’. ‘’Lasciate - ha continuato - che io abbracci i familiari e dica loro grazie, e ancora grazie, per la testimonianza che continuano a dare di una memoria che non puo’ spegnersi, ma deve continuare ad alimentare la vita civile del nostro Paese’’.

Non e’ mancato un accenno implicito ad una pagina buia di quei mesi, un episodio che qui ancora divide: la fucilazione di 13 presunte spie dei tedeschi, ordinata dal Cnl e dal Comando militare di zona e compiuta tra il 13 e il 14 luglio successivi a Madonna dei Monti, ‘’strascichi della barbarie che ogni guerra provoca’’ nella lettura della presidente. Ma se tante persone sono morte per ‘’consegnarci il dono della democrazia, un dono che va custodito’’, perche’ ‘’si e’ troppo abbassata la guardia rispetto a episodi gravi e pericolosi che mirano a colpire la nostra democrazia’’, come il raduno pubblico di Varese nel giorno del compleanno di Hitler il monumento eretto nel Lazio al maresciallo Graziani, Boldrini resta convinta che ‘’il nemico principale della liberta’ sia la mancanza di lavoro’’. ‘’Quando la crisi sociale produce disoccupazione e quest’ultima disperazione - ha scandito nel passaggio chiave - si creano le condizioni per il sostegno popolare ad avventure autoritarie di vario segno. Accadde cosi’ con il fascismo, che fece leva sulla disoccupazione di massa successiva alla seconda guerra mondiale. Accadde cosi’ con il nazismo, risposta totalitaria alla grande crisi del ‘29. Sta accadendo ora, in diverse parti d’Europa, con l’insorgenza di movimenti neonazisti e xenofobi’’. Per questo ‘’il lavoro è la priorità assoluta. Per una esigenza di giustizia sociale, certo. Ma anche per difendere e rafforzare la democrazia’’. E se la liberta’, anche ‘’la liberta’ dal bisogno, va continuamente conquistata, questa e’ oggi la principale missione delle istituzioni, per ridurre la distanza con il Paese, grande, profonda, per non tradire il sacrificio di chi ci ha consegnato la democrazia’’.

LA BOLDRINI E LE OFFESE VIA WEB - Intanto, mentre continua sul web la discussione sulle regole da applicare online (VOTA IL SONDAGGIO), la presidente della Camera, che ha denunciato pesantissime minacce via Internet, torna sull'argomento  parlando con i giornalisti ad Arcevia, a margine della commemorazione dell’eccidio nazista di Monte Sant’Angelo. "Non ho mai invocato leggi speciali, non ho mai puntato il dito contro l’anarchia del web, ho detto che però la violenza non è accettabile - dice - Quando una persona minaccia un’altra commette un reato, ci sono già misure, non c’è bisogno di leggi speciali ma tutti i cittadini devono poter essere tutelati".

Il web, ha continuato la presidente della Camera, "è uno strumento di comunicazione, è uno strumento di democrazia partecipata, dunque uno strumento prezioso. Ritengo però che ovunque, anche sul web, la violenza non può essere tollerata, le minacce non possono essere tollerate, le intimidazioni non possono essere tollerate". "Dunque il web è uno strumento da tutelare, ma sono anche da tutelare la dignità e la sicurezza delle persone". Secondo Laura Boldrini la violenza non è mai accettabile, e quando la rete se ne fa veicolo diventa "uno strumento che non è piu’ democratico". "Fa bene la ministra Idem a proporre una task force contro il femminicidio ", ha aggiunto Boldrini. "Penso che sia una misura che dovrebbe essere messa in atto il prima possibile, perchè la situazione in Italia purtroppo da questo punto di vista è grave. Troppe donne sono oggetto di violenza ad ogni livello, una violenza che si estende dalle famiglie e che arriva anche al web".

IL DRAMMA LAVORO - la presidente della Camera è poi tornata a parlare di crisi economica: "Rimango convinta che il nemico principale della libertà sia la mancanza di lavoro che può creare le condizioni per il sostegno popolare ad avventure autoritarie di vario genere". "Quando la crisi sociale produce disoccupazione e quest’ultima disperazione - ha aggiunto Boldrini - si creano le condizioni per il sostegno popolare ad avventure autoritarie di vario segno. Accadde così con il fascismo, che fece leva sulla disoccupazione di massa successiva alla Prima guerra mondiale. Accadde così con il nazismo, risposta totalitaria alla grande crisi del ‘29. Sta accadendo ora, in diverse parti d’Europa, con l’insorgenza di movimenti neo-nazisti e xenofobi". " Per questo - ha concluso la presidente della Camera - il lavoro è la priorità assoluta. Per una esigenza di giustizia sociale, certo, ma anche per difendere e rafforzare la democrazia".