Milano, 6 maggio 2013 - ‘’Congratulazioni per essere riuscito a unire l’appoggio politico intorno a lei. Un compito molto complesso realizzato con destrezza che ha posto fine a periodo di incertezza non solo per l’Italia ma per l’Europa’’. Così il premier spagnolo Mariano Rajoy si è rivolto al presidente del Consiglio Enrico Letta, ‘’un amico’’, a Madrid nel corso della conferenza stampa al termine del loro incontro. Rajoy ha anche espresso a Letta le condoglianze per la morte di Andreotti.

‘’Abbiamo più che mai bisogno di stabilità politica per attuare quelle riforme imprescindibili’’ che i cittadini ci chiedono, ‘’dare impulso alla crescita e stimolare l’occupazione’’, ha proseguito il premier spagnolo.

‘’Italia e Spagna - ha continuato - sono convinte che le riforme nei nostri paesi sono necessarie anche perché ci permettono di essere più competitivi nel XXI Secolo. Ecco perché le riforme non sono un’opzione ma un obbligo. Un imperativo per il futuro dei nostri cittadini e per dare sostenibilità al nostro modello sociale’’.

LETTA A RAJOY - ‘’Contrastare’’ la Germania al prossimo Consiglio come se si trattasse di un ‘’match di football o come la rivincita di una finale di champions’’ sarebbe’’un errore gravissimo’’, ha detto Letta sottolineando che invece l’Europa ha bisogno ‘’di un grande sforzo comune contro la disoccupazione’’.
 

‘’Sono convinto che la Germania capirà e può capire che questo sforzo’’ per favorire crescita e occupazione ‘’è a favore dell’Europa e quindi anche della Germania’’, perché se non cresce la ‘’domanda interna’’ di tutti i Paesi ‘’nessuno si salva’’, ha aggiunto Enrico Letta da Madrid. Il premier ha sottolineato che sarebbe un errore interpretare il dibattito in Europa come uno scontro dove c’è qualcuno che vince o che perde la partita.

Vogliamo arrivare al Vertice europeo di giugno - ha continuato -, essendo usciti dalla procedura di deficit eccessivo, in modo che nessuno ci possa dire che siamo studenti ‘discoli’ che non fanno il loro dovere, solo così avremo maggiore credibilità. Nessuno ci potrà dire che siamo scolari discoli, noi intendiamo fare il nostro dovere e l’abbiamo fatto. Proprio perché faremo il nostro dovere - ha sottolineato - saremo credibili nel Consiglio europeo di giugno e chiederemo impegni sul fronte della lotta alla disoccupazione giovanile”.

“E’ un rischio di cui siamo consapevoli, ma dobbiamo riuscire ad evitarlo, dando lavoro ai giovani, senza il quale non c’è speranza. Dobbiamo rafforzare l’idea positiva dell’Europa - ha insistito Letta - perchè altrimenti cresceranno movimenti politici antieuropei che renderanno tutto più complicato per tutti e ovunque”.
Un rischio che riguarda anche l’ordine pubblico, come avvertito oggi da Draghi: “Spero che non si aprano fronti di ordine pubblico, ma non si aprono se si danno risposte dubito. Le parole di Draghi confermano che la Ue deve agire subito, non possiamo scavallare a dicembre, non possiamo perdere questa occasione. Già in autunno quelle decisioni devono essere immediatamente applicabili, altrimenti rischiamo che sia tardi. Sosteniamo in pieno ciò che Mario Draghi sta facendo".
 

Una task force con la Spagna, composta dai ministri del Lavoro e dello Sviluppo, perchè al Consiglio Europo di giugno siano presentate misure “da mettere in pratica subito, in autunno”, sottolinea il premier. Devono essere, insiste Letta, “proposte immediatamente cantierabili, applicabili, in modo che i cittadini vedano che l’Ue discute ma prende anche decisioni che incidono positivamente sulla loro vita”.
 

LETTA ALL'EXPO - Letta questa mattina era a Milano per firmare il decreto per l'Expo 2015. “Il successo di Expo 2015 rappresenta una priorità del Governo. è una scelta che il Paese sostiene”, ha detto il premier. Il presidente del Consiglio ha anche firmato il decreto per la nomina di Beppe Sala a commissario per l’Expo di Milano. “Un gesto importante per dare un segno, il successo dell’expo è una delle priorità del governo”, ha detto, “Milano sarà capitale europea in una scelta che tutto il paese sostiene".

Ci sarà un “impegno totale” e “attento” per impedire che nei lavori per l’Expo 2015 “nessuno possa pensare di infilarsi e fare il furbo” con attività illecite.

Su Expo 2015 “ho già fatto una riunione operativa col ministro degli Esteri Bonino. Già nei prossimi giorni con la Bonino avremo una serie di incontri importanti, il primo sarà quello con John Kerry mercoledì a Roma”, ha annunciato il premier.

“Si può fare crescita senza indebitarsi, noi in passato abbiamo fatto debito senza fare crescita”, ha sottolineato il presidente del Consiglio rispondendo a chi gli chiedeva come si possono coniugare politiche di crescita con i vincoli europei.

E replicando a un quotidiano internazionale che oggi parlava del suo programma come di un bel libro dei sogni:  “I sogni ci vogliono. Se pensiamo di essere qui senza avere un pò di follia visionaria...”. Il premier non smentisce che ci siano difficoltà nel realizzare l’ambizioso programma ma sottolinea che per realizzare sfide difficili è necessario anche avere “un pò di follia visionaria”. “Oggi siamo qui - ha concluso - e significa che i sogni servono anche alla politica arida”.

E a chi gli chiede se Prodi sarà coinvolto nei prossimi mesi."Prodi? Ovviamente sì. Coinvolgerò tutti gli ex presidenti del Consiglio e tutti coloro che hanno avuto un ruolo in questi anni".

COMMISSIONE UE - Intanto la Commissione Ue si aspetta entro metà mese che il governo presenti il programma di stabilità aggiornato, con le compensazioni dell’abolizione dell’Imu e del rinvio dell’aumento dell’Iva. E’ quanto si apprende da fonti Ue.