Roma, 10 maggio 2013 - Il ministro delle Pari Opportunità e dello Sport, Josefa Idem, esce allo scoperto sui diritti civili, e annuncia un provvedimento a favore delle coppie gay.

“Presenterò un disegno di legge per le unioni civili. Perché non deve importare se uno ha scelto di condividere la vita con una donna o un uomo, se una persona è gay, lesbica o eterosessuale. La cosa fondamentale è che tutti i cittadini devono avere gli stessi diritti, senza distinzione di sesso”, dice a Repubblica.

Non è importante come le chiami ma i diritti che dai. E questi devono essere uguali per tutti i cittadini, non importa con chi convivano o di chi si innamorano. Perché è ingiusto non poter stare accanto a chi ami se è malato perché lo Stato ti considera un semplice conoscente. Non devono esistere cittadini, o coppie, di serie B”, dice la neo ministra, che però frena sull’ipotesi di consentire l’adozione per le coppie omosessuali. “Occorre tener conto della realtà del Paese, cominciamo dalle unioni, poi si vedrà”.

Idem torna poi sull’istituzione di una task force dei ministri per fermare la violenza contro le donne e sulla necessità di un Osservatorio sul fenomeno. “La cosa straordinaria è che già arrivano le prime proposte. Come il braccialetto elettronico suggerito dal ministro Cancellieri. È un’idea da valutare tra i sistemi per tenere lontani gli aggressori. Che sono seriali, ripetono negli anni la violenza: il 40 per cento delle donne ammazzate, prima aveva infatti subito stalking”.

Come nella canoa e nello sport in generale, “la vittoria si raggiunge in équipe. Io voglio lavorare assieme agli altri, avere suggerimenti, collaborazione, perché la violenza si batte uniti”. E, conclude il ministro “non credo che l’inasprimento delle pene serva a diminuire i reati”, ci vuole “più controllo su pubblicità e televisione”.

LA REPLICA DELLA ROCCELLA (PDL) - “Il ministro Idem pare non essersi resa conto che questo governo è frutto di uno sforzo di mediazione tra le diverse forze politiche per il bene del paese. L’obiettivo principale è affrontare in modo efficace le urgenze prodotte dalla crisi, che mette in affanno le famiglie, le imprese e i lavoratori, scaricandosi soprattutto sui soggetti piu’ deboli”, è lo stop di Eugenia Roccella, parlamentare Pdl, che aggiunge: “Non mi sembra che il riconoscimento delle unioni civili possa rientrare fra queste priorità: il sottosegretario Biancofiore ha lealmente accettato il richiamo alla sobrietà del Presidente Letta, ma sembra che la sollecitazione a un atteggiamento responsabile vada estesa in primo luogo ad alcuni ministri”.