Roma, 16 maggio 2013 -  I vincoli del Patto di Stabilità stanno uccidendo il Paese e i presidenti di Lombardia, Lazio, Puglia e Veneto lanciano una “larga alleanza” per chiedere al governo di intervenire, altrimenti si sancirà la “condanna a morte delle Regioni, dei Comuni e dell’intera società”.

“Da oggi intendiamo cominciare una campagna quotidiana, un vero e proprio battage su una questione che ci sta condannando a morte”, ha detto Nichi Vendola. “Il cappio al collo che abbiamo da anni si sta stringendo sempre di più. Siamo in recessione da 21 mesi e senza un allentamento del patto non possiamo sopravvivere: non arriveremo vivi al 2014”.

“Metteremo in atto ogni iniziativa di mobilitazione perchè non si spengano i riflettori”, ha aggiunto Nicola Zingaretti, secondo cui “dietro a questi freddi numeri ci sono i suicidi e il terrore delle famiglie che non ce la fanno”. L’allarme è condiviso dai presidenti leghisti di Lombardia e Veneto Roberto maroni e Luca Zaia, che non erano presenti alla conferenza stampa ma che hanno delegato Vendola e Zingaretti a parlare anche a loro nome.

“Dobbiamo avere il coraggio di dire la verità: l’Europa ha usato la medicina sbagliata, la sofferenza di oggi non è figlia della crisi del 2008, ma delle risposte errate date a quella crisi. Gli Stati Uniti stanno uscendo dalla crisi, Inghilterra e Giappone sono in ripresa. Solo l’Europa sta condannando sè stessa alla fine. Le politiche depressive minacciano la democrazia e non possono essere contestate in chiave sentimentale e poi essere lasciate intatte. L’Europa ha imboccato, cosi’, la strada della propria dissoluzione”.

Zingaretti ha ribadito che “le politiche di rigore e dei tagli lineari senza tenere conto della qualità della spesa stanno uccidendo l’Italia e colpendo in modo ingiusto coloro che nei vari livelli di governo hanno provato ad applicare buone pratiche di spesa pubblica. Abbiamo accolto con convinzione l’invito di Vendola ad alzare la voce perchè è giusto rilanciare questi argomenti in queste settimane in cui si sta provando a ridefinire una politica economica”.

Secondo i dati forniti il Patto di Stabilità ha “stretto la corda per le Regioni” in termini di spesa per i cittadini in maniera molto significativa: nel Lazio si è passati da una spesa di 1.016 euro procapite nel 2007 a 354 euro procapite nel 2013, pari a un taglio del 64%. In Puglia, per rispettare i vincoli del Patto si è passati da una spesa di 724 euro pro capite nel 2007 a 328 euro per quest’anno (-55%). In Lombardia il taglio ha inciso leggermente di meno passando da una spesa procapite di 475 euro nel 2007 a una spesa di 322 euro a cittadini nel 2013, circa il 30%.