Roma, 28 maggio 2013 - "Non è corretto attribuire il (mancato) voto di ieri al M5S ai pennivendoli che da dopo le elezioni politiche diffamano h24 il M5S sui giornali e su tutte le reti televisive, notoriamente di proprieta’ dei partiti. Non e’ giusto. Il risultato delle elezioni comunali non e’ stato frutto di cittadini disinformati. Al contrario, il voto, in quanto comunale, vicino alla realta’ quotidiana, e’ stato dato in piena coscienza”. Beppe Grillo sul suo blog, il giorno dopo l’esito delle amministrative che ha visto un forte calo di consenso per il Movimento 5 stelle, mescola sarcasmo e autocritica. Al primo si affida quando dice che “non si tratta di italiani che hanno sbagliato per consuetudine o per dabbenaggine ma di persone pienamente responsabili della loro scelta”, ed evoca l’Italia del ‘tengo famiglia’. Sembra di cogliere la seconda, invece, quando aggiunge: “Non diamo la colpa ai giornalisti o ai talk show, per favore. Possono aver inciso, ma non piu’ di tanto”.

“Il 50% o poco meno non ha votato - sottolinea - il rimanente è andato alle coalizioni di Pdl e pdmenoelle e in parte al M5S. Capisco chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell’ILVA, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco - prosegue Grillo - chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto e’ stato pesato, meditato”. Secondo il comico genovese, “esistono due Italie, la prima, che chiameremo Italia A, e’ composta da chi vive di politica, 500.000 persone, da chi ha la sicurezza di uno stipendio pubblico, 4 milioni di persone, dai pensionati, 19 milioni di persone (da cui vanno dedotte le pensioni minime che sono una vergogna). La seconda, Italia B, di lavoratori autonomi, cassintegrati, precari, piccole e media imprese, studenti. La prima è interessata giustamente allo status quo. Si vota per se’ stessi e poi per il paese. Nella nostra bandiera c’e’ scritto “Teniamo famiglia”. In questi mesi non ho sentito casi di funzionari pubblici, pluripensionati o dirigenti di partecipate che si siano suicidati. Invece, giornalmente, sfrattati, imprenditori falliti, disoccupati si danno fuoco, si buttano dalla finestra o si impiccano. Queste due Italie sono legate tra loro come gemelli siamesi, come la sabbia di una clessidra. L’Italia A non puo’ vivere senza il contributo fiscale dell’Italia B, ma quest’ultima sta morendo, ogni minuto un’impresa ci lascia per sempre”.

“Vi capisco comunque - continua ancora - la pensione, in particolare se doppia o superiore ai 5.000 euro, è davvero importante. Lo stipendio vi fa sopravvivere, che sia pubblico o politico non ha importanza. Il M5S ha commesso errori, chissà quanti, ma è stato l’unico a restituire, nella storia della Repubblica, 42 milioni di euro allo Stato, a tagliare lo stipendio dei parlamentari e a destinare i tre quarti di quello dei consiglieri regionali siciliani alla microimpresa. L’Autunno Freddo è vicino e forse, per allora, l’Italia A capira’ che votando chi li rassicura, ma in realta’ ha distrutto il Paese, si sta condannando a una via senza ritorno. Vi capisco, avete fatto bene”.

Poi il post scriptum: “Ringrazio tutti coloro che hanno ‘rischiato’ dando il loro voto al M5S che avrà a seguito di queste elezioni dove si presenta in 199 comuni, in quasi tutti per la prima volta, circa 3/400 nuovi consiglieri, raddoppiando quelli attuali”.