Roma, 30 maggio 2013 - Brutte notizie per i dipendenti del Partito Democratico. Il tesoriere Antonio Misiani durante l'incontro con i dipendenti ha sostenuto che la situazione economica del Pd "è drammatica" e con l’abrogazione del finanziamento pubblico dei partiti diventa "inevitabile" il ricorso alla Cassa integrazione per i 180 dipendenti.

Nell’incontro, avvenuto nella sede del Pd di sant’Andrea delle Fratte e che ha avuto momenti di tensione, Misiani ha spiegato che già nel 2012 (il bilancio dovrà essere approvato a giugno dalla Direzione) chiuderà in passivo. Infatti nel luglio scorso il Pd, così come tutti i partiti, rinunciarono in favore dei terremotati dell’Emilia alla rata annuale del finanziamento, l’ultima della legislatura 2008-2013. In più, sempre la scorsa estate è stata approvata la nuova legge sul finanziamento dei partiti che dimezzava i fondi.

Misiani ha illustrato per sommi capi la legge che sarà varata domani dal Consiglio dei ministri: la rata di quest’anno è salva e arriverà regolarmente a luglio, dato che il taglio dei Fondi pubblici sarà azzerato non subito bensì in tre anni, sostituito dal meccanismo del 2 per mille e dalle contribuzioni volontarie. Queste però "difficilmente", ha ammesso Misiani, colmeranno il vuoto dei soldi pubblici.