Roma, 22 goigno 2013 - Nella bufera da giorni per il mancato pagamento dell'Ici, il ministro per le Pari opportunità Josefa Idem sceglie di uscire allo scoperto, convoca a sorpresa una conferenza stampa alle 15 e, accanto al suo avvocato incaricato di spiegare gli aspetti tecnici della questione, parte con la sua appassionata 'requisitoria' di difesa.

IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA

PAROLE COME PIETRE - Ecco le prima parole della conferenza stampa di Josefa Idem: "Le parole sono come pietre e questa volta sono state pietre scagliate contro di me con una brutalità e inaudita violenza".

E ancora: "Mi hanno dato della ladra della puttana (il parlamentare europeo Borghezio, ndr), hanno scritto Sefi, la furbetta dell'Imu.Nessuno, tranne mia sorella, può chiamarmi così. Ho fatto l'atleta per una vita anche se la legge ci chiama dilettanti. Ci alleniamo 8 ore al giorno. Stavo a casa nei mesi invernali. Ho fatto due figli, ho fatto attività politica con tanta passione, difendendo i diritti delle donne, Ho vinto più di trenta medaglie".

ONESTA' - “Non sono una cittadina infallibile, ma sono una cittadina onesta e non permetterò a nessuno di dubitarne. E’ mia intenzione continuare a impegnarmi per il bene del Paese”. 

"Ho delegato tutte le mie questioni fiscali ed edili. Vi sono state irregolarità e ritardi: me ne scuso pubblicamente, me ne assumo le responsabilità e sanerò ciò che sarà da sanare".

NON SONO UNA COMMERCIALISTA -  “Ho imparato tanto nella mia carriera - continua la Idem - ma non ho imparato a fare la commercialista o la geometra o l’ingegnere. Per tanto, visto il peso del mio lavoro e le assenze dovute all’attività sportiva, ho delegato le questioni fiscali ed edili a persone a me vicine, professionisti del caso. Dando un’indicazione chiara a tutti: voglio che tutto sia fatto a regola d’arte e nel rispetto assoluto della legge”

“Per come sono riuscita a ricostruire la vicenda - spiega - posso dire che ci sono state alcune irregolarità e ritardi. Me ne scuso pubblicamente, me ne assumo tutte le responsabilità del caso e sanerò ciò che e’ da sanare”.

ITALIA E GERMANIA - “Data l’irrilevanza non credo che in Germania nessuno si sarebbe dimesso per una cosa del genere e non intendo farlo qui”, sottolinea il ministro d'origine tedesca. 

“In molti mi hanno invitato a non darla vinta a una montatura mediatica: intendo continuare per non tradire la fiducia delle persone che contano sul mio contributo”, spiega la Idem.

LA 'DIFESA' DELL'AVVOCATO - "Per le questioni relative agli abusi edilizi “non cè alcun reato” mentre per la questione relativa all’Imu “non è vero che non è stata pagata”, ha affermato da parte sua l’avvocato Luca Di Raimondo, sostenendo “l’assoluta inconsistenza della vicenda”, frutto di “mescolamento di mezze verità ed elementi documentali”.

Cominciando “dall’ipotetico abuso edilizio che potrebbe portare addirittura un reato”, Di Raimondo ha detto: “Il Comune di Ravenna, l’11 giugno, dice in un documento già circolato ma stranamente omesso in questa parte che ‘non si rivelano caratteri penali ma solo una violazione amministrativa dell’inizio di attività’. La ministra ha pagato il giorno successivo, il 18 giugno, alla notifica della sanzione. Dunque primo dato, non c’è reato”.

La seconda questione, ovvero il mancato pagamento dell’Imu su un’abitazione di proprietà: “Non è vero che non è stata pagata l’Imu, e il 4 febbraio, entro il termine di legge del 28, è stata dichiarata quale fosse la dimora familiare. Il pagamento con ravvedimento operoso è previsto dalla legge ma è stato letto come un tentativo di correre ai ripari in maniera tardiva”.

LE REAZIONI - A Lega Nord e M5S non piace troppo l'autodifesa di Josefa Idem. “La kompagna Idem con la conferenza stampa/farsa di oggi ha stabilito una nuova forma di comicità, superando di slancio il compianto - ma simpatico - Fantozzi nelle acrobazie per negare la realta’ dei fatti”, dichiara Gianluca Pini, vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera.

E i grillini rincarano: "La difesa del ministro Josefa Idem è imbarazzante. Siamo stati tra i primi a sollevare il caso in consiglio comunale a Ravenna ed in Parlamento con la interrogazione depositata al Senato martedi’. Confermiamo la nostra richiesta di dimissioni, contenuta tra l’altro nella mozione di sfiducia sottoscritta insieme alla Lega. Chiediamo al ministro Josefa Idem di comportarsi da cittadina tedesca e dimettersi da ministro. Auf wiedersehen Josefa", afferma Nicola Morra

LA MOZIONE SFIDUCIA M5S - Il movimento 5 stelle ha presentato una mozione di sfiducia per Iosefa Idem, il ministro dello Sport del Pd finito nella bufera per il caso della casa-palestra (a cui si aggiunge ora quello dei contributi previdenziali percepiti dal Comune di Ravenna quando era assessore.

Nel testo si legge tra l’altro che appare “difficilmente sostenibile la pretesa di sacrifici a scapito dei cittadini e degli utenti, da parte di un governo che ha fatto del rigore e delle regole, ed ancor piu’ della lotta all’evasione, uno dei suoi cavalli di battaglia, quando uno dei membri piu’ autorevoli e noti di questo stesso governo pare non rispettare le regole”.

RICHIESTE DI DIMISSIONI VIA FACEBOOK - Via Facebook intanto si moltiplicano le richieste di dimissioni per Idem. Chiede un passo indietro anche Enzo Raisi, già deputato e numero uno di Fli in Emilia-Romagna. “Dopo aver ascoltato le spiegazioni del Ministro Idem sulla sua evasione dell’Imu ho incominciato a ridere, era dai tempi della nipote di Mubarak che non ridevo tanto... E dire che c’è qualche amico/a che ci crede, esattamente, a parti invertite, come ai tempi della scusa di Berlusconi. Cara Idem- conclude Raisi- dimostra che una tedesca è diversa, dimettiti se no non ci rompete più le scatole con la barzelletta di noi italiani incorreggibili”.