Roma, 1 luglio 2013 - L'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, ex An, glissa per il momento sul ritorno in campo di Forza Italia - tema principe, sul piatto del centrodestra - e si concentra invece sulle primarie.

“Se dovessimo trovarci di fronte a delle elezioni - spiega a Omnibus su La7 - io non credo che Silvio Berlusconi, come in parte ha già fatto, si vada a riproporre come candidato premier”, quindi, torna a dire Gianni Alemanno “il tema delle primarie nel centrodestra resta e c’è ancora di piu’ se la coalizione sarà articolata tra piu’ partiti, anzichè da un partito solo”.

E sui processi di Berlusconi: “Mi auguro che la Cassazione possa fare una valutazione attenta e abbia la forza e la credibilità per andare a farla, perché al di là dei problemi politici, nel merito di questi processi, penso che un’ingiustizia è stata fatta”, commenta in merito alla sentenza sul caso Ruby.

“Se dovesse accadere”, ha poi aggiunto parlando dell’eventualità di conferma dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il Cavaliere, “l’affronteremo con il senso di resonsabilità che Berlusconi e il centrodestra stanno dimostrando”. E conclude affermando che una condanna “sarebbe un colpo durissimo” e un “fatto grave” ma “da gestire comunque nel bene dell’Italia, perché gli interessi dell’Italia sono più importanti degli interessi delle parti politiche”.

Riguardo al clima politico in Italia, Alemanno dice di temere un 'autunno caldo': “Il M5S è stata una forma di protesta che era evidente che sarebbe stata limitata pero’ se scompare quella forma di protesta e non la protesta le strade sono due: o l’astensionismo o la piazza, che è molto piu’ pericolosa”.

"Temo per questo che, se non si daranno delle speranze e delle risposte concrete e non si lavorerà sollecitamente dal punto di vista politico, e invito il Governo a fare in fretta affinchè a settembre-ottobre abbia le idee molto chiare su come muoversi, che possano esserci momenti di cortocircuito. Temo insomma ci sia un autunno caldo e pesante dentro la realtà italiana”, ammonisce Alemanno, augurandosi quindi “che la crisi economica venga quindi guidata”.