Roma, 11 luglio 2913 - La Camera ha dato il via libera al decreto Ilva con 299 sì, 112 contrari e 34 astenuti. Il provvedimento è stato modificato sia in commissione che dall’Assemblea e passa ora all’esame di Palazzo Madama.
Tra le modifiche più rilevanti la possibilità che il commissariamento possa riguardare il solo ramo di azienda che non ha rispettato le prescrizioni Aia (autorizzazione integrata ambientale) e non di tutta l’impresa e l’allentamento del Patto di stabilità interno della Regione Puglia per favorire le azioni di bonifica.

NO DI M5S - Il Movimento 5 Stelle ha votato contro il decreto Ilva: “Abbiamo deciso - spiegano in una nota - di interrompere l’atteggiamento di ostruzionismo per evitare che il governo mettesse la fiducia sul provvedimento. Non siamo dei Ponzio Pilato, siamo andati per strada a Taranto e ci andremo ancora, per parlare con i cittadini, per ascoltarli e per riportare in Parlamento le loro proposte. E per ripartire, subito, assieme decidendo con loro il loro futuro”.

Fra gli emendamenti del M5S che sono stati bocciati quelli che prevedevano la riduzione significativa della produzione per minimizzare l’impatto ambientale e sanitario, cosi’ come l’ampliamento dell’area da bonificare, l’esenzione dal ticket sanitario per i cittadini tarantini con determinate patologie e la scelta di un commissario che non avesse fatto precedentemente parte della precedente gestione dell’Ilva, seguendo determinate logiche di trasparenza.

REALACCI -  “Con il ‘dl Ilva-bis’ per la prima volta in Italia si applica il commissariamento di un’azienda per motivi ambientali. Il testo approvato oggi dalla Camera è fortemente innovativo e impegnativo”, afferma Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente, sul via libera dato oggi dalla Camera al dl Ilva-bis.
“E' un provvedimento che è stato migliorato nel passaggio parlamentare e che auspico sia utile per invertire la rotta rispetto al passato e per conciliare il diritto alla salute con quello al lavoro e con la tutela dell’ambiente”, conclude Realacci.