Roma, 3 agosto 2013 - I renziani all’attacco per chiedere che sia convocata al più presto la direzione del Pd. “La situazione sta precipitando, esponenti di primo piano del Pdl portano il loro attacco addirittura fino al Presidente della Repubblica: possibile che il Pd non abbia in programma nessuna riunione? Il partito si riunisca subito”, hanno dichiarato i deputati del Partito democratico Ernesto Magorno e Federico Gelli.

“Mentre Berlusconi parla di elezioni anticipate e prepara la campagna elettorale il nostro partito sembra anestetizzato”, hanno spiegato Magorno e Gelli. Ancora nessuna certezza su congresso e primarie, continuano i rinvii, si procede con le esplorazioni quando uno statuto con regole chiare e sperimentate già lo abbiamo. Le riunioni previste sono state addirittura sconvocate e rinviate”.


Invece, hanno avvertito, “occorre la convocazione della direzione subito, allargandola anche a tutti i parlamentari per dare spazio a tutte le sensibilità. Dopo settimane di melina, dobbiamo accelerare per farci trovare pronti a tutto, come ha detto il segretario Guglielmo Epifani”.

Intanto il MoVimento Cinque Stelle esclude la possibiltà di un’alleanza di governo con il Pd per giungere ad una riforma elettorale prima di nuove elezioni, in caso di caduta del Governo Letta.
“Dopo il titolo falso di ‘Repubblica’ di più di un mese fa su una cosa mai detta, oggi viene scritto di una nostra apertura al Pd ovviamente falsa. Lo abbiamo detto più volte: il Pd è il Pdl e con il Pd mai”, ha scritto in una dichiarazione postata su Facebook il capogruppo M5S alla Camera Riccardo Nuti, in relazione all’articolo pubblicato oggi sul quotidiano di largo Fochetti sulla possibile ‘svolta’ filo-Pd grillina, che avrebbe questa volta anche in Beppe Grillo (ma non in Roberto Casaleffio) orecchie attente.