Roma, 12 settembre 2013 - Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con decreto in data odierna, ha nominato ai sensi dell’art. 135 della Costituzione, giudice della Corte Costituzionale il professore Giuliano Amato, in sostituzione del Professor Franco Gallo, il quale cessa dalle sue funzioni di giudice e di presidente della Corte Costituzionale il prossimo 16 settembre. Lo comunica il Quirinale in una nota.

Il decreto è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta. Della nomina del nuovo giudice Costituzionale il Capo dello Stato ha dato comunicazione al Presidente del Senato della Repubblica, al Presidente della Camera dei Deputati e al Presidente della Corte Costituzionale.

L'IRA DELLA LEGA -  “Il signor Napolitano, che non è il mio Presidente, ha appena nominato un volto nuovo, un giovane in gamba, come Giudice della Corte Costituzionale. Giuliano Amato. Quello del prelievo dai conti correnti degli italiani. Quello dei 30.000 euro di pensioni al mese. Bastaaaaaaaa! Schifooooooo! Si deve lottare, o si vince o si muore”. Lo scrive su facebook Matteo Salvini (Lega).

ANCHE M5S ATTACCA - “Amato giudice della Corte Costituzionale? Evidentemente vogliono farci vergognare di essere italiani ma non ci riusciranno mai!”, scrive su facebook il deputato 5 stelle Alessandro Di Battista, mentre Carlo Sibilia, deputato 5 stelle, rincara: “Non posso crederci (...) Amato rappresenta degnamente lo schifo, il disgusto, l’indecenza, l’obbrobrio, l’orrore, il ribrezzo perpetrato negli anni dalla Casta politica italiana. Il ‘Dottor Sottile’, cosi’ soprannominato dal suo amichetto Eugenio Scalfari, è quanto di più lontano dal senso di legalità, moralità ed etica che vorremmo vedere oggi nel nostro paese.
Amato è ex cassiere del Psi degli scandali craxiani. Amato è il pensionato d’oro piu’ famoso d’Italia”.

TABACCI: UOMO STRAORDINARIO - Di tutt'altro avviso il leader del Centro Democratico Bruno Tabacci: "La nomina di Giuliano Amato, uomo di straordinaria cultura giuridica e profondo conoscitore della macchina dello Stato, alla Corte Costituzionale da parte del presidente Napolitano rappresenta una scelta di grande qualità che arricchisce la Corte stessa di un contributo di altissimo profilo nella tutela e nella promozione dei valori scolpiti nella Carta del 1948”.