Roma, 10 ottobre 2013 - Abolizione del reato di immigrazione clandestina e finanziamento pubblico ai partiti. Sono i due temi centrali attorno ai quali si consuma oggi il caos dei 5 Stelle. Ma a disorientare i parlamentari grillini è, in particolare, la sconfessione pubblica da parte dei due leader del Movimento, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, che in un posto sul blog dell’ex comico genovese, prendono nettamente le distanze dall’iniziativa dei senatori Buccarella e Cioffi, autori di un emendamento al Senato per l’abolizione del reato di clandestinità.

"La loro posizione espressa in commissione Giustizia è del tutto personale”. La sconfessione arriva da Gianroberto Casaleggio in persona, via blog di Beppe Grillo. Quella proposta, ribadisce il 'dioscuro' di Grillo, "non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori del M5S, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all’interno". Insomma, "non siamo d’accordo sia nel metodo che nel merito".

“Il M5S - ricordano Grillo e Casaleggio - non è nato per creare dei dottor Stranamore in Parlamento senza controllo. Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l’abolizione del reato di clandestinità, presente in Paesi molto più civili del nostro, come la Francia, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico”.

Un post che scroscia su Roma come una doccia gelata - in contemporanea con l’incontro al Colle sulle proposte in merito al problema del sovraffollamento delle carceri - suscitando l’approvazione di alcuni pentastellati e la sopresa se non il disappunto di altri. E’ ad esempio Buccarella in persona che non solo si dice “sorpreso”, ma rivendica anche l’iniziativa: “Non è stato un errore”. Fatto sta che questa sera i gruppi dei grillini di Camera e Senato si riuniranno in assemblea congiunta e fino ad allora scelgono il silenzio stampa.

Silenzio a cui fa eccezione il blog di Grillo dove a metà pomeriggio appare il post dove Grillo ricorda le 'regole' interne al Movimento: “In caso di nuove leggi di rilevanza sociale non previste dal Programma, come può essere l’abolizione del reato di clandestinità, queste devono essere prima discusse in assemblea dai proponenti e quindi proposte all’approvazione del M5S attraverso il blog”. 

Il post, titolato, “Qualche precisazione sul metodo di relazione tra eletti, iscritti e elettori del M5S per la formulazione di nuove leggi”, afferma anche che “L’eletto portavoce ha come compito l’attuazione del Programma del M5S”.” In caso di approvazione, i nuovi punti saranno inseriti nel Programma che sarà sottoposto agli elettori nella successiva consultazione elettorale”.

VOTA IL SONDAGGIO Abolizione del reato di immigrazione clandestina, sei d'accordo?

IL MINISTRO KYENGE - L’approvazione ieri in commissione Giustizia al Senato dell’emendamento per eliminare il reato di immigrazione clandestina è un primo passo "che sicuramente avrà un seguito con l’appoggio del governo". Ne è convinta Cecile Kyenge, ministro dell’Integrazione, intervenuta a margine della presentazione del Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione a Milano. Il percorso iniziato al Senato, grazie all’emendamento proposto dal Movimento 5 Stelle, dunque, procederà, secondo il ministro, nonostante le polemiche scoppiate questa mattina per le dichiarazioni di Grillo che ha richiamato all’ordine i suoi. "Il governo - ha commentato Kyenge - ha cominciato un percorso e lo proseguiamo. Continuiamo. Certo si tratta di un percorso lungo, bisogna fare un passo alla volta per coinvolgere tutti i settori che riguardano l’immigrazione, dal lavoro all’economia, alla sanità. Non bisogna dare risposte segmentate". Quanto alla Bossi-Fini, non si può pensare che la tragedia di Lampedusa dipenda da una causa. "Si tratta di un fenomeno complesso - ha aggiunto - ci sono diverse responsabilità europee, nazionali e internazionali. Parlare di una causa sarebbe ridurre il problema". La legge va cambiata: "I punti però devono essere condivisi per coinvolgere tutti perché è in un programma molto ricco e partecipato".

BOSSI - "Senza reato di clandestinità la legge non funzionerebbe e verrebbe qui una montagna di clandestini!". Così Umberto Bossi risponde ai giornalisti a Montecitorio commentando l’abolizione del reato. L’abolizione del reato è stata proposta dal Movimento Cinque Stelle, la sorprende? "Grillo è d’accordo con la sinistra. Sembra quasi una marchetta". "Dalla mia legge non dipende certo il naufragio. Dipende da chi ha dato fuoco al barcone". Umberto Bossi difende la legge che porta anche il suo nome, insieme a quello di Gianfranco Fini. Parlando con i giornalisti a Montecitorio a proposito della strage di Lampedusa, lo storico leader lumbard osserva che “bisognerebbe riuscire a bloccare i porti dall’altra parte del Mediterraneo ma finora l’Europa non ha fatto niente”. Secondo il fondatore della Lega, la Bossi-Fini serve ancora: "Sì, ha mandato un messaggio all’Africa, al continente intero, che qui non si scherza, che qui si deve arrivare con un contratto di lavoro se no non puoi venire". A Palazzo Madama i leghisti espongono dei cartelli contro l’abolizione del reato di clandestinità e la seduta viene sospesa.

PD - “Grillo offende le vittime di Lampedusa e il Parlamento”, dice invece Roberto Speranza, presidente dei deputati Pd. “Con l’editto odierno - aggiunge -, il leader dei 5 stelle si prende la responsabilità di boicottare l’avvio di una vera riforma della Bossi-Fini e al tempo stesso dice ai suoi parlamentari che le loro decisioni non contano nulla. Questa è la sua idea di democrazia: insulti, confusione, demagogia e impedimento del confronto civile e democratico”.

PDL - “Le decisioni della commissione Giustizia del Senato che ha accettato un emendamento che sancisce sic et simpliciter l’abolizione del reato di immigrazione clandestina ci lascia molto perplessi”. Lo afferma il presidente della commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto (Pdl). “Non c’è niente di peggio - aggiunge - che tradurre le emozioni derivanti da fatti altamente traumatici quali indubbiamente è stata la morte di ben 302 persone in immediate e semplicistiche formule legislative che nella totale assenza di altri interventi legislativi rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione”. 

E SUL BLOG DI GRILLO E' BAGARRE - Intanto il post di Grillo che sconfessa i senatori suscita una valanga di commenti. Il blog si divide: si va da chi definisce Grillo un fascista a chi vuole cacciare i 2 senatori traditori, Buccarella e Cioffi. Le prime reazioni sono per lo più a favore dei due senatori. “Per caso state diventando leghisti???” si chiede, ad esempio, Carmelo Di S. mentre un altro attivista, che si sigla Sa.D. precisa: “Anche se in altri paesi più civili resiste il reato di clandestinità non me ne frega un c....., io abolirei perfino le frontiere”.

Poi le parole di elogio verso il fondatore del Movimento e il ‘guru’ Gianroberto Casaleggio diventano la maggioranza. “Noi non siamo né di sinistra né di destra! Fuori i compagni pro Kyenge e pro Boldrini”, scrive Paolo, mentre per Ernesto “questo e’ buon senso, non razzismo! Beppe, Gianroberto, siete dei grandi”.

Duro Ottaviano: “Un ministro del Congo, il reato di clandestinità depenalizzato, la Boldrini ed il Papa che fanno appelli tutti i giorni, l’Europa che ci lascia soli, prepara la strada ad una vera e propria invasione di immigrati” D’accordo anche Jacopo: “Finalmente! Bravo Grillo!” e Rossella: “Concordo con Grillo e Casaleggio”. Andrea chiede a Beppe di fare “più selezione tra quelli che entrano nel movimento e rendili le idee piu’ chiare. Vi ricordo che negli ultimi 15 anni abbiamo accolto più di 4 milioni di immigrati”. C’è poi Bruno che invoca misure drastiche: “I 2 traditori che hanno proposto questo emendamento incentiva-clandestini andrebbero espulsi immediatamente visto che hanno preso un’iniziativa non concordata ne’ autorizzata. Di fatto è stata fatta una ‘strunzata’ enorme che arreca un danno ancor più grande al M5S”. Giuseppe: “Ho spesso criticato Grillo e il movimento per la mancanza di democrazia nelle decisioni. Ma in questo caso non posso che essere daccordo con lui”.

CHIARIMENTO A ROMA - Un incontro tra i parlamentari e Beppe Grillo per un chiarimento dovrebbe esserci presto, molto probabilmente la prossima settimana. E’ quanto emerge dall’assemblea congiunta dei parlamentari 5 stelle. “Grillo ha promesso che verrà”, spiega un parlamentare M5S che racconta di un chiarimento “sereno” avvenuto in assemblea. Anche se qualche polemica non è mancata, nel merito e nel metodo seguito da Grillo.