Roma, 22 novembre 2013 - Ci vuole il tempo che ci vuole, la legge di stabilità riguarda milioni di italiani e non si può mettere la fiducia e votarla in due giorni perché mercoledì il Pd vuole far decadere Berlusconi da senatore. E’ questa la linea che il vice premier Angelino Alfano, a quanto apprende la Dire, ha dettato ad alcuni senatori del Nuovo centrodestra in un incontro che si è svolto proprio a Palazzo Madama dopo la nomina di Maurizio Sacconi come nuovo capogruppo Ncd. La precisazione: “Sulla decadenza non ci muoveremo di un millimetro. In Aula faremo battaglia fino in fondo”.

L’intenzione dei relatori della stabilità e del Tesoro è chiudere il ddl in commissione tra domenica sera e lunedì mattina per mandare il testo in aula già lunedì sera. A questo punto l’unico modo per non modificare il calendario del Senato, e confermare il voto sulla decadenza di Berlusconi a mercoledì 27, è mettere la fiducia e sbrigare la pratica nella giornata di martedi’ 26. Alfano e con lui numerosi senatori di Ncd, riferisce una fonte, giudicano questa soluzione “inaccettabile”. Il governo ha sempre detto che, fissati i saldi, la finanziaria licenziata dal Cdm era un testo aperto sul quale cercare la condivisione del parlamento: ora, e’ il ragionamento di Alfano, porre la questione di fiducia solo per accelerare i tempi e magari rinviare alcuni nodi in seconda lettura alla Camera appare un gesto di sfida non solo al Nuovo centrodestra, ma nei confronti di tutto il Senato.

Con l’approdo in aula che è già slittato due volte è giusto che l’assemblea si prenda il tempo che serve per esaminare la legge di stabilità. Poi, una volta approvata, si passerà al seguente punto all’ordine del giorno, la decadenza di Berlusconi, senza “inutili forzature”, sottolinea un senatore. A conferma di questa linea Carlo Giovanardi spiega alla Dire: “E’ surreale pensare di dover mettere la fiducia sulla legge di stabilita’ solo perché mercoledì bisogna votare la decadenza di Berlusconi. La decadenza viene dopo e questo significa che può slittare”. Anche nel Pd, intanto, e’ arrivato il messaggio. Un esponente di governo racconta: “Sappiamo che il Nuovo centrodestra e’ in imbarazzo a votare la fiducia martedi’ e il giorno dopo ritrovarsi la decadenza in aula. Vediamo, non siamo obbligati a mettere la fiducia. Per il momento- conclude l’esponente democratico- pensiamo a finire in commissione e poi decidera’ la capigruppo del Senato”.

GRASSO - La discussione da parte dell’Assemblea sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore è “già calendarizzata per il 27 novembre”. Lo ricorda il presidente del Senato, Pietro Grasso, nella sua risposta ai commissari di centro destra del consiglio di presidenza. “Se si intende fare riferimento alla ‘ricevibilita’’ non tanto della deliberazione, ma piuttosto dell’oggetto del voto della Giunta, vale a dire la relazione sulla elezione contestata nella Regione Molise, presentata dal Presidente della Giunta, senatore Stefano - scrive Grasso replicando in punto di regolamento - ricordo che tale documento è stato depositato dal relatore il 15 ottobre scorso ed e’ da tempo stampato e distribuito in attesa della discussione da parte dell’Assemblea, gia’ calendarizzata per il 27 novembre”.

NCD, SACCONI CAPOGRUPPO AL SENATO - Il capogruppo del Nuovo Centrodestra al Senato è Maurizio Sacconi. E’ stato votato all’unanimità dai componenti del gruppo, alla presenza del vicepremier Angelino Alfano. Laura Bianconi è la vicepresidente vicario, mentre il ruolo di vicepresidente è stato affidato a Federica Chiavaroli. Tesoriere è Bruno Mancuso. Lo comunica una nota dell’ufficio stampa del gruppo Ncd al Senato. L’elezione all’unanimità di Sacconi a capogruppo di Nuovo CentroDestra al Senato è stata accolta da un lungo applauso dell’assemblea del gruppo. Stesso applauso che ha accompagnato le altre nomine.