Roma, 24 novembre 2013 - "Non solo non si sono create via via le condizioni per un eventuale intervento del Capo dello Stato sulla base della Costituzione, delle leggi e dei precedenti, ma si sono ora manifestati giudizi e propositi di estrema gravità, privi di ogni misura nei contenuti e nei toni". E’ quanto si apprende dall’Ufficio stampa del Quirinale a proposito della questione della grazia come sollevata da Silvio Berlusconi sabato alla convention dei giovani FI.

Dal Presidente della Repubblica arriva un pacato appello, a quanto si apprende, "a non dar luogo a comportamenti di protesta che fuoriescano dai limiti del rispetto delle istituzioni e di una normale, doverosa legalità". "Nulla è risultato più lontano del discorso tenuto sabato dal senatore Berlusconi dalle indicazioni e dagli intenti" che - si apprende ancora dall'ufficio stampa - nella dichiarazione del 13 agosto del Capo dello Stato "erano stati formulati".

LA VERSIONE DI BERLUSCONI - Quelle in arrivo dall’America “sono carte che provano incontrovertibilmente la mia assoluta estraneità a ciò di cui sono stato accusato dalla Cassazione, serviranno certamente per introdurre la domanda di revisione del processo. Io mi auguro che possano servire anche a far cambiare il voto ai senatori della sinistra che conservino ancora un filo di coscienza e di dignità”. Cosi’ Silvio Berlusconi in un’intervista al Tg5.

FORZA ITALIA/ BRUNETTA - “Dolore, delusione, sconcerto. La nota del Capo dello Stato di queste ore, proprio nel momento in cui Silvio Berlusconi è vittima designata di un assassinio politico, lo ripropone purtroppo come uomo di parte”. E’ l’attacco al Colle che arriva da Renato Brunetta. “Non è affatto vero che non esistessero in passato e non esistano ora margini per un intervento di autentica pacificazione da parte del presidente della Repubblica”, dice ancora il presidente dei deputati FI.

“Napolitano - riprende Brunetta - è stato ed è il responsabile dell’attuale situazione in cui versa la politica italiana. Ha usato largamente dei suoi poteri. Lui, figlio di una legge elettorale che tanto disprezza e che grazie al dubbio successo di 24mila voti della sinistra gli ha consentito - incalza ancora - di ascendere per la prima volta al Colle, poi è stato rieletto in funzione della fine di una guerra civile che, purtroppo anche a causa delle sue omissioni, si è rinfocolata”. “Lo dico con rispetto, e con la speranza, ahimè ormai flebile, che mantenga le promesse di essere garante non di una ingiustizia conclamata ma - dice ancora Brunetta - delle istituzioni repubblicane che sono oggi messe in questione non da chi denuncia le ferite alla giustizia e alla democrazia ma da chi queste ferite ha determinato e determina”.

BONDI - “La nota del Quirinale dimostra inequivocabilmente che il Presidente della Repubblica non intende utilizzare le prerogative che la Costituzione gli assegna al fine di sanare una grave ingiustizia, di rendere il merito dovuto a chi come nessun altro ha servito l’Italia sia nel campo economico che nella sfera politica e istituzionale, contribuendo al prestigio dell’Italia nel mondo e cercando di pacificare finalmente un Paese diviso da profonde contrapposizioni politiche”. Lo dichiara Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia, secondo cui “il capo dello Stato si assume in questo modo una grande responsabilita’’ di fronte alla storia e al futuro dell’Italia”. “Intendiamo percio’ - prosegue confermare la volonta’ di proseguire senza tentennamenti una battaglia ferma e intransigente in Italia e in Europa a difesa della nostra democrazia e della nostra libertà. Una battaglia sempre piu’ necessaria considerato che le piu’ alte istituzioni di garanzia hanno rinunciato a garantire e tutelare una libertà minacciata da una magistratura divenuta un contropotere irresponsabile ed incontrollabile. Infine, quello che la sinistra progetta di far succedere in Senato davvero non si puo’ chiamare altro che ‘colpo di stato’”.

PD - “Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dimostra ancora una volta di essere il cardine del nostro sistema democratico. Le sue sacrosante parole sono la giusta risposta dopo l’assoluta scompostezza degli interventi che tutti hanno potuto ascoltare in queste ultime giornate”. Lo dichiara il capogruppo del Partito democratico alla Camera, Roberto Speranza.