Roma, 27 novembre 2013 - Ore 17.42: il presidente del Senato Pietro Grasso ha dichiarato la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. (VIDEO DECADENZA BERLUSCONI) Il Senato in precedenza aveva bocciato 9 ordini del giorno contro la decadenza. Con nove distinte votazioni sono stati respinti altrettanti odg contari alla presa d’atto della decadenza proposta dalla Giunta per le immunità e le elezioni di palazzo Madama, a seguito della condanna defintiva di Berlusocni per frode fiscale al processo Mediaset che la sentenza della Corte di Cassazione la scorsa estate ha reso defintiva. Silenzio al termine delle votazioni degli ordini del giorno. Solo i senatori di M5s hanno salutato con un applauso l’esito delle votazioni, mentre i parlamentari degli altri gruppi sono defluiti in silenzio dall’aula. 

Berlusconi era entrato in Parlamento poco meno di vent’anni fa: nel marzo del 1994. Quando scese in campo creando Forza Italia e vinse le elezioni, entrando alla Camera per la prima volta da Presidente del Consiglio. Da allora Berlusconi è sempre stato rieletto a Montecitorio fino alle elezioni di questa primavera che lo hanno visto per la prima volta farsi eleggere al Senato. Che oggi lo ha congedato dal Parlamento. Con il voto odierno Berlusconi perde anche l’immunità parlamentare a cui più volte è ricorso in questi vent’anni.

SUBENTRA IL PRIMO DEI NON ELETTI - Decaduto Silvio Berlusconi, per la mancata convalida della sua elezione nella regione Molise, gli subentra il primo dei non eletti nella stessa circoscrizione, ovvero Ulisse Di Giacomo, già assessore alla Sanità della terza giunta di Michele Iorio.

FORZA ITALIA CHIEDE UN INCONTRO A NAPOLITANO - “Al termine di una lunga riunione, i deputati e i senatori di Forza Italia hanno espresso la loro solidarietà al presidente Berlusconi e la preoccupazione per la situazione politica determinatasi dopo la decadenza del leader di Forza Italia. Ed hanno così deciso di incaricare i capigruppo di Camera e Senato, Renato Brunetta e Paolo Romani, di chiedere al presidente della Repubblica di ricevere una delegazione dei gruppi parlamentari per affrontare il delicato momento”. E’ quanto si legge in una nota.

LE REAZIONI - LA FIGLIA MARINA: "MIO PADRE DECADE, MA RESTA LEADER"

SILVIO IN PIAZZA - Nel giorno x della decadenza Silvio Berlusconi  non partecipa alla seduta che lo espellerà dallo scranno senatoriale. Ma tenta comunque di ‘oscurare' il voto sulla decadenza parlando di fronte alla sua gente radunata a via del Plebiscito, come già era accaduto il 4 agosto all’indomani della condanna definitiva per il processo Mediaset: "E' un giorno amaro e di lutto". Berlusconi, dal palco, ribadisce l’accusa rivolta a Magistratura Democratica di aver avuto “legami con le Brigate Rosse”. Poi parla della sentenza sui diritti tv che, dice "grida vendetta davanti a dio e agli uomini’’. Quella sentenza, aggiunge, ‘’è basata solo su teoremi e congetture e su nessun fatto o documento o testimone’’. (VIDEO BERLUSCONI PIAZZA)

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IL RIEPILOGO/ SCINTILLE PER I SENATORI A VITA - Sandro Bondi ha preso di mira i senatori a vita presenti in aula: “Vergogna”, ha tuonato, chiedendo ai colleghi nell’aula del Senato se fosse un comportamento accettabile la loro presenza nel giorno del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi, visto che sono “appena nominati” e che “non si sono distinti per la loro presenza nei lavori” del Senato. A difenderli è intervenuto il capogruppo del Pd Luigi Zanda: “I senatori a vita partecipano ai lavori del Senato in tutte le sedute, mi auguro che continuino a frequentare il Senato e sono fiero che presenzino alla seduta odierna”. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha poi letto il primo comma dell’articolo 1 del regolamento del Senato: “I Senatori - ha detto - acquistano le prerogative della carica e tutti i diritti inerenti alle loro funzioni, per il solo fatto della elezione o della nomina, dal momento della proclamazione se eletti, o dalla comunicazione della nomina se nominati”. E questo, ha aggiunto, “è sufficiente”. Alla fine Bondi, sullo stesso argomento, ha avuto una lite con l'ex compagno di partito Formigoni.

LA RINUNCIA A PORTA A PORTA - Berlusconi ha rinunciato a partecipare a Porta a Porta. “Nella tarda serata - dice Bruno Vespa - ci ha fatto sapere che pressioni famigliari lo hanno indotto a rientrare ad Arcore prima del voto di decadenza e dopo il comizio”.

IL CONSIGLIO DEL MEDICO - Ammette che “non é possibile dare questo tipo di consiglio” anche perché “su questi aspetti vengo sempre disatteso...” ma Alberto Zangrillo é pur sempre il medico di fiducia di Silvio Berlusconi ed é all’illustre paziente che consiglia di astenersi dal presenziare alla seduta del Senato che ne decreterà la decadenza. Ospite di Radio2 per ‘Un Giorno da Pecora',  Zangrillo dice allora che “gli dico di riposare, consapevole di aver lottato fino in fondo e aver fatto tutto quel che é necessario e legittimo”.

Niente, neanche una tv accesa sulla diretta da palazzo Madama. “No”. Zangrillo gli sarà comunque vicino: “Certo, é come avere un amico in difficoltà, si cerca di non fargli mancare nulla”. Come alla convention di lancio di FI, conclusa con un leggero malore sul palco. Cosa ha dato al Cavaliere? “Un banale vasocostrittore, perché quando si sta per molto tempo in piedi, a parlare, ad un certo punto - spiega - ci può esser bisogno di un vasocostrittore”. 

LA PARABOLA DEL CAVALIERE: VENT'ANNI VISSUTI POLITICAMENTE di Andrea Cangini

MANIFESTAZIONE IN PIAZZA: FRIZIONI BERLUSCONI-PD

FOTOGALLERY: LA DECADENZA VISTA DALLA STAMPA STRANIERA