Roma, 4 dicembre 2013 - La giustizia prima di tutto. SIlvio Berlusconi, alla presentazione del nuovo libro di Bruno Vespa, spiega così che FI “potrebbe partecipare” al cammino delle riforme “e dare l’ultimo voto necessario sull’articolo 138 se avessimo la certezza che la prima riforma costituzionale fosse una riforma, completa e profonda, della giustizia”.

L'AFFONDO SU MD - Una branca ‘comunista’ della polizia giudiziaria. Anzi, una branca formata da componenti della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia che è “direttamente subordinata a Magistratura democratica”. “Nell’89 - dice il leader FI  - Md ottenne una propria Polizia giudiziaria nelle Procure, scegliendo fior da fiore chi appariva, nella Finanza, nei Carabinieri, nella Polizia, che appariva avere una posizione di sinistra, formando cosi’ un proprio corpo di indagine alle loro complete dipendenze”. A Md anche oggi Berlusconi rinnova, sostanzialmente, l’accusa di fiancheggiamento ai “movimenti estremissimi”, pur non nominando le Br come ha fatto nei giorni scorsi. Il leader FI dice che Md “si fondo’ nel ‘64 ma gia’ nel ‘69 ci fu un divisione per la quale il Pci insistette: una parte si riferi’ al comunismo ortodosso, gli altri presero a riferimento i movimenti extraparlamentari piu’ estremi tanto e’ vero che nel ‘78 l’Unita’ - prosegue - si scagliò contro perché avevano fatto proprie le idee non democratiche dell’estremissima opposizione”.

Ancora strali da Silvio Berlusconi verso la Corte costituzionale, in tempo reale rispetto alla pronuncia sulla legge elettorale anche se il leader FI non interviene su questo argomento. La Consulta “è un organismo politico della sinistra”, dentro “una architettura istituzionale fatta non per decidere ma per vietare”.

I comunisti nel ‘94. Il Pd, ma soprattutto Beppe Grillo nel 2013. Silvio Berlusconi conferma di voler continuare a fare politica contro “il giustizialismo della sinistra che, sommato all’ipergiustizialismo a 5 Stelle, porterà molti italiani a decidere di trasferirsi altrove”.

RENZI - Di fatto è una investitura. Silvio Berlusconi infatti prima glissa sulle domande su Renzi dicendo “non vorrei offenderlo” quando si parla delle somiglianze tra lui e il sindaco di Firenze. Poi il leader FI riconosce che “all’inizio Renzi faceva vedere, dalle sue manifestazioni, di essere una persona moderata e si notava la sua provenienza dalle file dei giovani della Democrazia cristiana”. Poi il Cavaliere stoppa così chi gli chiede se il candidato alla segreteria Pd si sia ‘rovinato’ con il crescere: “Non so, non voglio offendere e del resto io non ho mai parlato male di un mio competitor”.

ALFANO - Se gli si parla dei suoi rapporti con Angelino Alfano, Silvio Berlusconi prima dice che “non vorrei entrare in questo argomento perché ho sofferto molto, un vero dolore” e poi che “è chiaro che alcuni senatori collaborano con un partito che, alleato a noi, ha proceduto al vero omicidio politico del capo del centrodestra. Un fatto reale che non esito a definire un colpo di Stato da una parte della magistratura, in accordo con il Pd”.

LEGGE ELETTORALE - “Se la legge elettorale rimarrà quella di oggi è logico che bisogna mettere in coalizione tutte le forze del centrodestra” ma Silvio Berlusconi, dalla presentazione del libro di Vespa chiarisce, quanto ai possibili rapporti futuri con l’Ncd di Alfano, che con il Mattarellum “è possibile correre da soli”. Poi, riguardo alla vita politica il Cavaliere dice: "Sono ancora dentro questa cosa, sono ancora in questa atmosfera, da sincero democratico, innamorato della libertà, che sente di stare in un Paese che non è piu’ democratico”. Dunque “non ho mai nemmeno pensato a alternative allo stare qui a combattare per la liberta’”.

BULGARIA - Riguardo alla possibilità di una sua candidatura all'estero , l'ex premier manifesta il suo “stupore, per una notizia che ho letto sui giornali”, anche se lamenta che “nessuno ha pensato di chiamarci”, ma Silvio Berlusconi assicura che non esistono ipotesi di candidature all’estero.

NAPOLITANO - Silvio Berlusconi torna a dire di trovare “ridicola” l’ipotesi del suo affidamento ai servizi sociali e che per questo “dovrebbe arrivare, per un periodo poi di dieci mesi, una grazia ‘motu proprio’ da Napolitano”. Poi glissa sull'impeachment: "Ne parliamo nel prossimo libro".

DUDU' - E’ vero amore, per il cagnolino Dudù. Silvio Berlusconi spiega che “gli manca parola rispetto a un bambino” e chiarisce che non gli permette di stendersi sul letto di Palazzo Grazioli. Anche se il leader FI, che scherza dicendo di aver ceduto sul cane in casa di fronte alle insistenze “di una certa persona”, spiega di aver studiato a fondo la questione visto che anche qui spuntano i sondaggi. In questo caso, rivela il Cavaliere, “il 30 per cento dei proprietari di cani e gatti li fanno salire sul letto e il 16 gli permette di stare sotto le coperte”.