Roma, 6 dicembre 2013 - Primarie Pd domenica 8 dicembre. L'ex premier Romano Prodi ci ripensa e annuncia: “Domenica, di ritorno dall’estero, mi recherò a votare. In questa così drammatica situazione mi farebbe effetto non mettermi in coda con tanti altri cittadini desiderosi di cambiamento”.

“I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte - spiega l’ex presidente del Consiglio - mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza. Le primarie del Pd assumono oggi un valore nuovo. Nella situazione che si e’ venuta a determinare e’ infatti necessario difendere a ogni costo il bipolarismo. Pur con tutti i suoi limiti, il Pd resta l’unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno”.

IL FRATELLO VITTORIO - Interpellato dai giornalisti a pochi giorni dalle primarie del PD, Vittorio Prodi, fratello di Romano, ha risposto lanciando l’appello al voto: “L’8 dicembre è un giorno importante per il Pd e per il nostro paese, non bisogna sprecare quest’occasione e sono sicuro che non andrà sprecata.
Credo - ha continuato Prodi- che con Matteo possa aprirsi una nuova stagione per il partito, che deve uscire da pulsioni autodistruttive. Matteo rappresenta una leadership autorevole, ha dimostrato di essere un amministratore capace ed ha il coraggio di avviare le riforme di cui la nostra classe politica e il paese hanno bisogno”. Vittorio Prodi ha poi aperto la Conferenza che ha visto la partecipazione di un gruppo di 80 giovani emiliano-romagnoli.

CUPERLO: NON SERVE SVOLTA MODERATA -  “A questo paese non serve la continuità con le politiche e le ricette degli ultimi vent’anni che è piu’interpretata oggi dalla candidatura del sindaco di questa meravigliosa città”, ha detto Gianni Cuperlo parlando a Firenze, dove è stato accolto da una standing ovation nella città del suo 'sfidante'.

Riferendosi a Matteo Renzi, Cuperlo lo ha accusato di parlare di una “ulteriore flessibilità sul mercato del lavoro”, di apprezzare “la riforma Fornero” e di avere “dei consiglieri economici del sindaco che dicono che bisogna prelevare ancora quattro miliardi dalle pensioni”. “Al partito democratico - per Cuperlo - non serve una svolta in senso moderato e soprattutto non servono ricette che si sono rivelate inefficaci nella stagione che abbiamo lasciato alle spalle. Serve una sinistra profondamente rinnovata e ripensata, che si proietta nei prossimi vent’anni.”

Quanto a Prodi che decide di votare, commenta:  “E’un bellissimo segnale che Romano Prodi abbia annunciato che andrà a votare alle primarie di domenica prossima. Una notizia bellissima, mi ha aperto il cuore perché è un atto di fiducia che Romano Prodi rivolge ancora una volta al popolo democratico ed ad un partito che non sarebbe nato, né avrebbe visto la luce senza il suo contributo, senza la sua volontà.”

E sulla legge elettorale:  “Mi auguro che il Parlamento sia in grado, dopo la sconfitta che ha subito dalla Consulta, di colmare quel vuoto sulla legge elettorale. Lo deve fare, è un imperativo morale, e parlerei di cose serie”. 

RENZI: DOMENICA REFERENDUM PER L'ITALIA - “L’8 dicembre sta diventando una sorta di referendum per il futuro dell’Italia”, ha detto Matteo Renzi al Lingotto di Torino. E sulla legge elettorale: “Mettiamo in campo una legge semplice in cui i consiglieri regionali non prendano più del sindaco del comune capoluogo”. “E senza alcun rimborso ulteriore - ha aggiunto - rimborsi azzerati. Si arriva tranquillamente a fine mese. Queste misure non servono a salvare l’Italia ma sono fondamentali a dare il buon esempio”.

Quanto agli sfidanti alle primarie, Renzi sottolinea: “I nostri avversari si chiamano Beppe e Silvio, non Pippo e Gianni”.e assicura che chi vincerà le primarie del Pd come segretario dovrà vedersela col Movimento 5 Stelle e con Forza Italia. Renzi ha poi ribadito: “Dobbiamo prenderci i voti anche di quegli altri, dobbiamo andare a prendere i voti dei grillini”.

Berlusconi ha dimostrato di essere il più bravo di tutti a promettere cose che poi non fa, ma attenzione, ha anche dimostrato di essere il più bravo di tutti in campagna elettorale. Noi lo dimentichiamo sempre poi però piangiamo per i cinque anni successivi - dice Renzi - Vorrei che non lo si sottovalutasse, perché questa volta vorrei cominciare a ridere”.

Anche Renzi è contento della decisione di Prodi: “E’ opportuno che decidiamo noi. Le primarie sono una grande occasione e se c’è anche Prodi, meglio. Tra l’altro Prodi dice che vota perché vuol difendere il bipolarismo. E io sono assolutamente d’accordo con lui, perché è  l’unica soluzione per l’Italia. Quella che esce dalla sentenza- spiega- è la legge della Prima repubblica. E’ un errore non difendere il bipolarismo".

EPIFANI - “Una decisione che gli fa onore e che fa bene alle primarie. Ora in tanti al voto”. Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Pd Guglielmo Epifani, commentando l’intenzione espressa da Prodi.

CIVATI - “Prodi voterà alle primarie. Chiunque voterà sarà un successo per il Pd che vuole cambiare. È un atto di generosità, il suo, straordinario”. Così Pippo Civati, su twitter.

LA FOTO DI MANDELA FA LITIGARE RENZI E CIVATI - E anche Madiba finì nelle schermaglie della vigilia di primarie Pd. Dopo Matteo Renzi è Pippo Civati a intervenire polemicamente sul tema. Dopo la notizia della morte, il sindaco di Firenze ha pubblicato su Facebook la foto che lo ritrae insieme al politico sudafricano, al quale nell'aprile del 2012 ha consegnato un'onoreficienza della città di Firenze. Ma in molti tra quelli che si sono affacciati sul profilo di Renzi non hanno apprezzato la decisione di postare la foto in occasione della morte di Mandela. Così Renzi l'ha tolta.

“Non ho una foto con Mandela e comunque non l’avrei pubblicata”, scandisce Pippo Civati. Il candidato alla segreteria Pd non chiarisce ‘chi’ invece l’abbia fatto ma è facile scoprire che si parla del suo competitor Matteo Renzi. ‘Costretto’, peraltro, a togliere quell’immagine dal suo profilo Facebook in seguito a una fulminea polemica che una sua sostenitrice sintetizza così: “Mette la foto e vi lamentate, toglie la foto per rispetto (immagino) della sensibilità di coloro che non erano d’accordo, e continuate a lamentarvi. Avete bisogno di cure psichiatriche urgenti!”.

Tornando a Civati, sempre dai microfoni di Radio Città Futura, di Mandela dice che “la sua scomparsa mi dà l’occasione invece di dire che abbiamo avuto dei grandissimi leader nella storia e noi siamo uomini piccoli: quindi senso della misura e passione per la politica vanno tenuti insieme, perché oggi - e si torna alla stoccata sui tempi nostri - c’è molta superficialità e troppo gossip”.