Bologna, 8 dicembre 2013 - Le primarie Pd "sono il momento dello scontro democratico, quello che io raccomando è che sia il vincitore sia quelli che perderanno abbiano l’obiettivo di fare una squadra, diretta da chi ha vinto, ma con gli equilibri e le mediazioni che rendono forte un partito politico”. E’ l’appello ai candidati alle primarie di Romano Prodi.

"Di fronte alla situazione particolare che si è creata credo che sia doveroso andare a votare alle primarie, perché il Pd, in questo stato di fibrillazione così forte, è l’unico punto fermo che abbiamo". Sulla scelta di chi votare: "E’ stata una decisione sofferta - ha detto Prodi - non ci ho dormito una mezza notte’’. Il prossimo passo sarà prendere la tessera del Pd? ‘’Non esageriamo’’ ha risposto.

SUL GOVERNO - “C'è tanta gente che ritiene che una parte dei parlamentari non sia legittimata. Questi sono discorsi che turbano. Quindi, proprio in conseguenza di ciò, ho pensato e penso che bisogna rafforzare il Pd che questi discorsi non li fa”: così Prodi è intervenuto sulla questione Porcellum. A chi gli chiedeva se quella della Consulta fosse una sentenza politica, l’ex presidente del Consiglio ha risposto: “no. La Corte è la Corte. Quindi - ha spiegato Prodi prima di andare a votare per le primarie a Bologna - io che non sono un giurista dico che le sentenze non le commento, le accetto”.

“In questo momento nell’opinione pubblica internazionale si dice che la Spagna è uscita dalla crisi, la Francia va un po’ meglio dell’Italia, poi io, da economista, analizzo i dati e vedo che non è così. La differenza è che c'è una stabilità politica che dà più fiducia nell’ambito internazionale”.“La domanda - ha aggiunto il professore - che ti fanno all’estero è: voi potete essere un sistema stabile? Chi vi rappresenterà il prossimo anno? Potete avere una politica continuativa? Queste sono le domande che ti fanno tutti”.