Roma, 31 dicembre 2013  - "Non faccio concorrenza al presidente della Repubblica, io ho sempre fatto questi discorsi alla fine dell’anno. E' lui che si sovrappone a una voce popolare", ha detto Beppe Grillo aprendo il suo contro-messaggio di fine anno, boicottando quello del Presidente della Repubblica Napolitano.  All'inizio del discorso, per parecchi minuti, il sito del blog del leader di M5s era inaccessibile, forse a causa dei troppi accessi.

IMPEACHMENT A GENNAIO - Grillo ha confermato la volontà di proporre l'impeachment contro Napolitano. "A gennaio presenteremo l’impeachment, spero che come Cossiga si dimetta prima. Lo dico per lui. Non può più permettersi di bloccare un Paese". “Avevano una possibilità di cambiamento dopo le elezioni di primavera - ha spiegato - nominando un nuovo presidente della Repubblica con Rodotà e un nuovo governo, Napolitano ha bloccato tutto, si è fatto rieleggere contro la Costituzione, ha battezzato il governo delle larghe intese con un pluri processato in seguito condannato per truffa fiscale. Tutto, ma non il cambiamento".

NUOVA LEGGE ELETTORALE - "Questo parlamento di nominati che hanno tratto beneficio dal Porcellum non ha l’autorità per definire una nuova legge elettorale - ha continuato Grillo - si deve ripristinare la legge precedente, il Mattarellum, e andare alle elezioni. Il nuovo Parlamento discuterà la nuova legge. Non si può chiedere a dei ladri di fare una legge sui furti".

EUROPEE - Il leader M5s guarda poi alle prossime elezioni. "Nel 2014 ci sono le europee, il M5S parteciperà per vincerle, per ridare all’Italia un ruolo centrale in Europa. Le politiche economiche europee sono contro gli interessi nazionali, dettate dagli interessi tedeschi, le ricontratteremo e se necessario disdetteremo accordi firmati da altri governi che non hanno mai sentito la necessità di informare o consultare gli italiani come Monti cha ha firmato un taglio di 50 miliardi all’anno dal 2015 nel bilancio dello Stato per 15/20 anni".

"NOI GENTE PER BENE" - Chi parla male del Movimento 5 stelle "mistifica, è gente falsa. Noi siamo persone per bene, spinte dall’onestà e basta", per esempio "ci andiamo a studiare le leggi, e scopriamo che dentro quella sul femminicidio c’è la Tav". Lo ha detto Beppe Grillo. "Il pd deve restituire 1,3 miliardi di euro. Ma vi sembra normale che i partiti abbiano le fondazioni con i soldi rubati ai cittadini italiani?", ha aggiunto. L’ex comico è tornato sul tema delle pensioni e del lavoro, che "non c’è più. La crescita non crea più lavoro, dobbiamo inventarcelo. Abbiamo pensioni da 20/30mila euro al mese e pensioni da 500. Abbiamo rinunciato a 42 milioni. I nostri ragazzi - ha detto Grillo - si sono tagliati lo stipendio del 62 per cento. Stiamo facendo delle cose meravigliose. Contro chi siamo? Contro tutti. Contro quelli che dicono che hanno abolito i finanziamenti pubblici: ma non è vero, hanno preso una rata da 91 milioni a luglio".

ULTIMO CENONE - Già in mattinata Grillo aveva attaccato Napolitano, scrivendo un post sul suo blog, dal titolo 'L'ultimo cenone'. “Chi non ha fede nella Repubblica dei Partiti e nei suoi trombettieri é un povero miscredente, un populista, un terrorista mediatico, un potenziale camorrista, un neo brigatista. Non si mette in dubbio la parola del signore quando il suo nome é Napolitano”, scrive Grillo.

“A Capodanno c’é il cenone. Un augurio sincero a questa classe politica di gustarlo fino in fondo. Potrebbe essere l’ultimo. Un pasto luculliano, pantagruelico, esagerato in cui nulla deve mancare. Un Ultimo Cenone da ricordare nei tempi bui”. Beppe Grillo nel suo blog dedica ai politici - tutti ripresi in un fotomontaggio sul Cenacolo di Leonardo in cui, attorno a Napolitano, siedono da Berlusconi a Renzi, da Letta a Giuliano Amato, da Monti a Letta fino a D’Alema, Bersani e Debenedetti - un articolo in cui paragona Giuda ai leader italiani. “Nell’Ultima cena Giuda tradì Cristo, nell’ultimo cenone i commensali sono centinaia e tutti, indistintamente, ma ognuno con le sue caratteristiche, hanno tradito gli italiani”.