Roma, 2 gennaio 2013 - La lettera di Matteo Renzi ai partiti (leggi il testo integrale) con le tre proposte per modificare il Porcellum e l'accelerazione sui diritti civili nel patto di coalizione da siglare il prima possibile, ha dato la stura a una serie di reazioni politiche, com'era prevedibile.

BERLUSCONI: ELECTION DAY - “A proposito di legge elettorale, colgo con positività il metodo proposto dal segretario del Pd Matteo Renzi sia rispetto alla possibilità di incontri e consultazioni bilaterali, sia rispetto al fatto che abbia messo sul tavolo diverse ipotesi, tra le quali c’è certamente una soluzione ragionevole, utile a garantire governabilità piena, un limpido bipolarismo e chiarezza di scelta per gli elettori”, afferma Silvio Berlusconi in una nota tornando a chiedere “un election day “per garantire una alta partecipazione”.

"Colgo l’occasione - prosegue l’ex capo del governo - su un altro piano, per anticipare che, rispetto alle scadenze elettorali che già sono in agenda (e cioè le elezioni europee, e una consistente tornata amministrativa), la nostra posizione è chiara: serve un election day per garantire una alta partecipazione e un notevole risparmio di spese per lo Stato”.

CARFAGNA: COSTITUENTE - “Renzi ha lanciato delle proposte interessanti, peccato che questo Parlamento - composto da esponenti, in larga parte del Pd, dichiarati incostituzionali della Consulta - non abbia la legittimità per discuterle e attuarle. L’unico atto da compiere è la riforma della legge elettorale, poi si restituisca la parola ai cittadini affinchè indichino coloro che avranno l’onore e l’onore di modificare l’impianto istituzionale della nostra Repubblica. All ‘Italia serve una nuova stagione costituente cosi’ come avvenne nel ‘46-‘48”, afferma, in una nota, la portavoce del gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati Mara Carfagna.

POLVERINI CONTRO LETTA - “Da Renzi una ricetta al giorno che, però, non ci leva il medico - Letta - incapace di torno”, afferma Renata Polverini (FI), che aggiunge: “Finalmente, perchè noi queste cose le diciamo da sempre, anche il neo segretario del Pd si rende conto della stupidità dei vincoli europei come ha sempre sostenuto lo stesso Prodi, ma il suo zigzagare tra vecchi e nuovi arnesi e programmi della politica non dà ancora la misura di cosa voglia e possa veramente fare nei confronti di un Governo che si preoccupa solo di manutenere le clientele. L’unica novità  è che con Renzi il Pd è passato dallo streaming allo stalking verso i parlamentari grillini con risultati, pero’, largamente inferiori agli sforzi profusi per conquistarne il consenso”, conclude Polverini.

SCELTA CIVICA - “Scelta Civica chiede da luglio un contratto di coalizione in cui si metta nero su bianco un programma di governo, con tempi certi e modalità di attuazione ben definite. Approviamo quindi l’accelerazione di Renzi e siamo pronti da subito a discutere, con le nostre proposte, i temi impostati dal segretario Pd”, dice Benedetto Della Vedova, senatore e portavoce politico di SC.

M5S ATTACCA - “Renzi è l’operazione mediatica che serviva al Pd, lo ‘scintillio di luci’ per illudere, ancora una volta, sull’inizio di una ‘nuova' stagione. E' quello che serviva per far dimenticare il governo con Berlusconi, per dimostrare di volere uno pseudo rinnovamento, per contrastare il Movimento 5 Stelle”, scrive su Facebook il deputato 5 stelle e presidente della Vigilanza Rai, Roberto Fico. “Oggi il sindaco di Firenze - sottolinea - riaccende le luci e fa l’ennesimo proclama per ritagliarsi titoli sui giornali: parla, twitta, medita patti, ma le sue proposte, reali e concrete, dove sono?”. 

NUOVO CENTRO DESTRA - “La strategia di Renzi sulle riforme è chiara: vuole giocare la partita con piu’ palloni diversi confidando, nella confusione creata, che prima o poi almeno uno vada in porta. E a quel punto sarà pronto a intestarsi la paternità del gol. I successi pero’ non si costruiscono improvvisando strategie direttamente sul campo di gioco, ma attraverso una fase di preparazione e coordinamento con i compagni di squadra. Solo con questo spirito potranno essere raggiunti importanti traguardi, non certo con le azioni solitarie e, su alcuni temi, abbastanza azzardate”, dichiara Dorina Bianchi, capogruppo del Ncd in commissione Affari costituzionali alla Camera.

ROCCELLA CONTRO LE UNIONI CIVILI - “Nel 2007 Renzi sosteneva il Family day, la manifestazione indetta dai movimenti e le associazioni cattoliche contro i DICO, cioè la proposta di legge del governo Prodi sulle unioni civili - sostiene Eugenia Roccella, deputata di Ncd - Oggi il neo segretario del Pd afferma, invece, che le unioni civili vanno inserite nel patto di governo e che non si tratta di diritti civili, ma di doveri civili. Bisogna concludere che le convinzioni di Renzi sono molto fragili o che ci sia una forte dose di strumentalità e di opportunismo”, aggiunge.