Roma, 4 gennaio 2014 - Sono le unioni civili il tema caldo della giornata Pd. "Se l’unico problema di Alfano sulle nostre proposte sono le unioni civili ci va di lusso". L'attacco è di Matteo Renzi che oggi ha riunito a Firenze la segreteria del partito. "Trovo invece discutibile che si possa obiettare mettendo in mezzo la famiglia: che cosa hanno fatto i governi Alfano-Giovanardi per la famiglia? Hanno azzerato il fondo per la famiglia. Se la famiglia è una cosa seria bisogna essere coerenti".

Diritti delle coppie gay ("devono essere da Paesi civili"), ma non solo. A casa Renzi si è parlato anche di legge elettorale. Il segretario stringe i tempi: "La prossima settimana tiriamo su la rete e tentiamo di chiudere". Renzi però assicura il suo piano non è una minaccia all'esecutivo: "Nessuno sta mettendo in discussione l’esistenza del governo, anzi: mette in difficoltà il governo chi lo vuole far stare fermo. Lo aiuta chi lo sprona a risolvere i problemi italiani".

FACCIA A FACCIA - Pd, prima segreteria del 2014. Per l'occasione si è riunita 'fuori sede' e cioè in casa Renzi, a Firenze. Il sindaco e segretario è arrivato in via Martelli, a pochi passi dal Duomo, in sella a una bicicletta. Con la riunione di oggi, Renzi ha aperto un tour. "La faremo anche in altre città - ha spiegato - andremo dove si vota alle prossime elezioni amministrative. Ci sono 27 capoluoghi che voteranno il 25 di maggio. Sarà naturale riunire la segreteria anche altrove".

UNIONI CIVILI - Sulle unioni civili "siamo disposti a trattare con chi ci sta", ha detto Debora Serracchiani a margine della riunione. "Mi pare che al governo e in parlamento non ci sia soltanto il Nuovo centrodestra", ha sottolineato, "noi abbiamo bisogno di un Paese che dia delle risposte. Siamo in Europa siamo tra i pochi paesi europei che non hanno regolamentazioni sulle unioni civili".

"Sul tema delle unioni civili non è discussione la caduta del Governo” ma “i diktat non servono a nessuno, Letta farà la sintesi”. Così Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture, a margine di una visita al cantiere dell’Expo a Rho, ha fatto il punto. “Se Renzi pensa che la riforma della Bossi-Fini e le unioni civili siano tra le priorità per il programma del Governo per i prossimi 14 mesi, è legittimo che le presenti, per noi le priorità sono lavoro, imprese e famiglie”, ha spiegato Lupi. “Su questi temi discuteremo insieme, faremo una sintesi, questo Governo non è un monocolore”.

LEGGE ELETTORALE - “Riteniamo, sulla riforma elettorale, che il Paese ne debba avere una che dia governabilità, per riaquisire così una credibilità interna ed internazionale. Abbiamo fatto delle proposte molto chiare. Sta adesso agli altri dire se sono d’accordo oppure no. Noi siamo pronti ad una trattativa fino in fondo perché vogliamo la legge elettorale e la vogliamo in fretta - ha continuato la Serracchiani - Non c’è nessuna intenzione di lavorare su una crisi di governo. Insomma - ha concluso Serracchiani - vogliamo dare delle regole a questo paese di cui c’è assoluto bisogno”.

Sulle proposte di riforma di legge elettorale Renzi ieri aveva incassato l'apprezzamento del premier Letta, che aveva affermato: “Penso che l’iniziativa di Matteo Renzi sia una buona iniziativa, importante. Il paese non può permettersi di stare un altro anno senza riforme e senza legge elettorale”.