Roma, 7 gennaio 2014 - Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha scritto oggi al titolare dell’Economia e delle Finanza Fabrizio Saccomanni chiedendogli di "soprassedere" alla richiesta del recupero degli scatti maturati da 90.000 insegnanti e personale Ata (segretari, amministrativi e bidelli)  nel 2013. E’ quanto si apprende dal Miur.

PD - Sempre oggi il responsabile Scuola del Partito democratico, Davide Faraone, aveva espresso "preoccupazione" per una nota del Ministero dell’Economia in cui ai docenti che hanno maturato gli scatti 2013 si chiede la restituzione di circa 150 euro mensili: "Si tratta di importi - ha argomentato Faraone - provenienti dal taglio dei fondi di funzionamento delle scuole che erano stati promessi ai docenti come pagamento dei dovuti scatti di stipendio. Il danno, cioè il taglio di quei fondi sacrosanti, si somma adesso alla beffa: una volta percepite e spese queste somme i docenti le dovranno restituire. Siamo dunque all’assurdo: dopo i diritti acquisiti e i diritti offesi siamo giunti ai diritti restituiti".

UIL - Di situazione "gravissima, mai accaduta prima", parla il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna. "Di preoccupazione e protesta parlano le centinaia di mail e telefonate degli insegnanti che, arrabbiati e in apprensione, non riescono a credere a quanto sta accadendo - continua la nota -. Partiamo dalle certezze, minime, in questa vicenda fatta soprattutto di errori grossolani: una nota del ministero dell’Economia, il 27 dicembre scorso, dispone il recupero delle somme pagate nel 2013 per quanti avevano maturato gli aumenti per anzianità. Questo provvedimento produce come effetto che, senza che nessuno sia stato avvertito, senza che sia stata fornita nessuna spiegazione, si procede con il prelievo nello stipendio".

VENDOLA - Sulla vicenda è intervenuto Nichi Vendola: "Non solo il governo non risolve la vergognosa situazione del non pagamento dei docenti supplenti, or addirittura il ministero dell'Economia vuole pure indeitro 150 euro dai prof per gli scatti di anzianità.Quanta distanza tra realtà e propaganda", lamenta il leader di Sel. E Alessia Petraglia, senatrice di Sel, invoca - numeri alla mano - un'azione in controtendenza rispetto alla lunga stagione della precarietà: "Occorre stabilizzare i posti di lavoro per dare serenità non solo ai docenti precari, ma anche alle scuole e alle famiglie - afferma l'esponente dell'opposizione -. Al primo settembre 2013 i posti liberi in organico di diritto erano 29.523. Se si procedesse a stabilizzare tutti i posti oggi conferiti fino al 30 giugno, sia per il personale docente che quello ATA, ci sarebbero subito le condizioni per stabilizzare 105.930 persone".