Napoli, 13 gennaio 2014  - Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio alla Camera nonché deputato Pd e marito del ministro per le Politiche agricole Nunzia De Girolamo, afferma di capire coloro i quali, anche nel suo partito, chiedono le dimissioni del ministro De Girolamo sottolineando, però, come la moglie “si difenderà da sola” nel dibattito in Aula.

Rispondendo a una domanda dei giornalisti a Napoli, a margine del forum delle associazioni di ispirazione cattolica, Boccia ha dichiarato: “Loro hanno il loro diritto perché - ha affermato, riferendosi a quei politici che chiedono le dimissioni del ministro - questa è la politica e queste sono le regole della politica. Li comprendo e li capisco. È successo molte altre volte”. Boccia ha poi aggiunto: “Ci sarà un dibattito e il ministro si difenderà da sola. È - ha concluso - in grado di farlo”.

Nella vita chi sbaglia paga sempre, ma è la magistratura a deciderlo fermo restando che l’intero mondo della politica dovrebbe “farsi un serio esame di coscienza”. Boccia ha sottolineato che “dell’etica e della responsabilità”, ha fatto la sua “ragione di vita”. “Chi sbaglia paga nella vita, sempre. Io appartengo a quella scuola antica, molto rigorosa con tutti, con chi - ha aggiunto - è accanto e con chi è affianco, ma chi sbaglia io lo faccio decidere alla magistratura, non lo decido io e sull’etica della responsabilità invito tutti, nel nostro mondo, a farsi un serio esame di coscienza perché - ha concluso - su quello mi piacerebbe aprire un dibattito molto profondo”.

LUPI: CASO INCOMPRENSIBILE  - Quanto sta avvenendo circa la vicenda del ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo è “incomprensibile” anche perché i componenti della squadra di governo devono essere giudicati per le cose che fanno e se rispettano la legge. A dirlo è il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, parlando a Napoli a margine del forum delle associazioni di ispirazione cattolica.

Riferendosi alla vicenda, Lupi ha dichiarato: “Abbiamo espresso tutta la nostra solidarietà al ministro. Quello che sta accadendo ha dell’incomprensibile e, personalmente, ritengo una cosa vergognosa la possibilità che, in casa propria, vengano registrati dei colloqui, tra l’altro che riguardano il 2012.

Colloqui che vengono pubblicati a distanza di due anni e su questo - ha aggiunto il ministro - si inizia a creare uno scandalo. Credo sia una roba sbagliata. Un ministro - ha concluso Lupi - deve essere giudicato sulle cose che fa se rispetta la lette. De Girolamo ha detto che chiarirà la vicenda in Parlamento”.