Roma, 18 gennaio 2014 - E' terminato dopo circa due ore e mezza l'incontro tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi nella sede del Pd. Il Cavaliere ha lasciato la sede del Pd in macchina così come era arrivato. Le forze dell’ordine hanno blindato tutti i passaggi tenendo a distanza i giornalisti e i curiosi che, quindi, non sono riusciti a avvicinare le macchine dell’ex premier. Berlusconi, rientrato a Palazzo Grazioli, si è incontrato con Denis Verdini e con Gianni Letta. L'ex premier dovrebbe lasciare Roma entro la serata per fare rientro ad Arcore.

PARLA RENZI (GUARDA IL VIDEO) - “Mi limito a dire che c’é una profonda sintonia tra le proposta che il Pd ha espresso alle primarie e le proposte che abbiamo avuto modo di discutere oggi con Silvio Berlusconi e Gianni Letta su tre punti che possono imprimere la svolta”, esordisce il segretario del Pd Matteo Renzi in conferenza stampa dopo l’incontro al Pd con Silvio Berlusconi.

Ed elenca: “C’è una profonda sintonia con Forza Italia sulla legge elettorale verso un modello che favorisca la governabilità, il bipolarismo e che elimini il potere di ricatto dei partiti più piccoli.

Sui tempi , precisa: "Lunedì alle 16 ci sarà il testo della legge elettorale. "Il testo della legge elettorale arriverà al voto della direzione".

“La seconda trasformazione è quella del Senato in una Camera autonoma, senza indennità per i senatori e senza elezione diretta dei senatori”, continua Renzi spiegando i tre punti su cui si è raggiunta la “sintonia profonda” con Silvio Berlusconi. Con questa riforma, quindi, “ci sarà la fine del bicameralismo perfetto.

Infine, terzo punto, "abbiamo anche condiviso l’apertura anche ad altre forze politiche della possibilità di scrivere il testo di legge. Si tratta di un modello aperto al contributo di chi vuole starci”, precisa Renzi.

LA NOTA DI BERLUSCONI - “Nell’incontro di oggi ho espresso la soddisfazione di Forza Italia per il metodo scelto dal Partito Democratico per avviare un rapido e costruttivo confronto sulle riforme istituzionali. L’accordo con Renzi prevede una nuova legge elettorale che porti al consolidamento dei grandi partiti in un’ottica di semplificazione dello scenario politico”, scrive Berlusconi in una nota.

"Insieme, abbiamo auspicato che tutte le forze politiche possano dare il loro fattivo contributo in Parlamento alla rapida approvazione della legge - è un altro passaggio - che speriamo possa essere largamente condivisa”.

E ancora: “Durante il nostro colloquio, pur ribadendo le critiche di Forza Italia all’azione dell’esecutivo, e auspicando di poter al più presto ridare la parola ai cittadini, ho garantito al Segretario Renzi che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme volte a semplificare l`assetto istituzionale del Paese, e, in particolare, quelle relative alla trasformazione del Senato e alla modifica del Titolo Quinto della Costituzione".

Poi una stoccatina: “Siamo lieti, oggi, di prendere atto del cambiamento di rotta del Partito Democratico”. 

LA PROTESTA - All’arrivo di Berlusconi un piccolo gruppo di manifestanti, tra cui alcuni esponenti del Popolo Viola, hanno gridato: "vergogna, vergogna". Sono state lanciate anche alcune uova che hanno colpito la macchina dell’ex premier.