Roma, 24 gennaio 2014 - “Più il mio impegno è rivolto al bene del nostro Paese, più incessante e odioso prosegue l’accanimento giudiziario nei miei confronti”, dice un Silvio Berlusconi che anche oggi, e “ancora una volta”, ribadisce che “non per questo verrà meno il contributo che intendo offrire per dare all’Italia delle istituzioni che consentano finalmente una vera governabilita’”. “Quando un giorno la mia innocenza sarà pienamente riconosciuta, grazie a quei giudici coscienziosi e privi di animosita’ politica che io spero sempre di trovare, gli italiani potranno comprendere appieno la vera e propria barbarie giudiziaria in cui l’Italia è precipitata”, si legge ancora nella dichiarazione diffusa dal leader FI. “Una degenerazione dei principali capisaldi del diritto - riprende - che ha riservato a me e alle persone che mi stimano e mi vogliono bene un’umiliazione e, soprattutto, un dolore difficilmente immaginabili da parte di chi non vive l’incubo di accuse tanto ingiuste quanto infondate”.

TOTI SCENDE IN CAMPO - Giovanni Toti si dimette da direttore del Tg4 e scende in campo come "consigliere politico per il programma" di Forza Italia. L’aveva annunciato e ha mantenuto la promessa. Solo pochi giorni fa il direttore aveva replicato a Enrico Mentana che lo criticava per non aver lasciato la direzione del Tg4 e di Studio Aperto nonostante stesse per scendere in campo con Forza Italia. Toti aveva risposto che si sarebbe dimesso solo il giorno in cui avesse deciso di entrare in politica. E così ha fatto. In una nota, infatti, oggi Mediaset ha annunciato il cambio ai vertici: al Tg4 arriva Mario Giordano, che lascia il suo posto a Videonews a Claudio Brachino, e a Studio Aperto sale di grado il vicedirettore Anna Broggiato. Il tutto sarà effettivo da lunedì, quando Toti potrà definitivamente dedicarsi a quella che il direttore generale informazione Mediaset Mauro Crippa definisce la sua “nuova avventura”.

Da tempo ormai si vocifera di una discesa in politica di Toti, considerato da Silvio Berlusconi l’elemento adatto per contrastare il segretario del Pd Matteo Renzi. E proprio l’ormai ex direttore del Tg4 in un’intervista al Messaggero aveva auspicato per Forza Italia “un rinnovamento alla Renzi”. Determinante per la decisione definitiva potrebbe essere stato l’incontro fra Berlusconi e Toti sul Lago di Garda a Villa Paradiso, dove è stata scattata una foto dei due insieme affacciati al balcone. Al momento però l’incarico che il Cavaliere vorrebbe dare al suo nuovo delfino, cioè di coordinatore unico del partito, rimane congelato, probabilmente a causa del forte dissenso che c’è all’interno di Forza Italia. Primo fra tutti ad opporsi alla nomina è colui che dopo l’abbandono di Alfano sperava di poter trovare il suo posto di spicco nel partito: si tratta di Raffaele Fitto, che ha chiesto al leader del partito di non “mortificare un intero gruppo dirigente” mettendo “alla testa del movimento un giornalista certamente perbene, certamente capace, verso il quale non nutro sentimento diverso dalla stima, ma che credo debba quantomeno dimostrare quale contributo possa dare a Fi”.

D’altra parte l’arrivo di Toti potrebbe distendere i rapporti di Forza Italia con il Nuovo centrodestra e Angelino Alfano che ha più volte elogiato il giornalista, l’ultima volta questa mattina durante un’intervista su Canale5. Il leader di Ncd ha chiarito che la forza del centrodestra sta nella “coalizione di partiti che messi insieme sono in grado di battere la sinistra” e che “la formula magica è stare insieme”. Alfano ha dato la sua approvazione a Toti: “Non esagero nei complimenti per non nuocergli all’interno di Forza Italia. Ogni scelta che favorisca l’unificazione è una scelta fatta per il bene degli italiani”.

LE NOMINE - Berlusconi ha nominato Giovanni Toti 'Consigliere politico per il programma' di FI. Lo rende noto un comunicato che annuncia anche le nomine di Alessandro Cattaneo (Responsabile formazione amministratori locali), Andrea Mandelli (Responsabile dei rapporti con le professioni), Enrico Lillo (Presidente Comitato Trentino Alto Adige),Gianfranco Rotondi (Commissario del Molise).

CON RENZI - “Dopo aver trovato nel Partito Democratico qualcuno con cui dialogare, speriamo che queste riforme che abbiamo previsto possano continuare”. Silvio Berlusconi spiega così, parlando in collegamento telefonico a un’assemblea di partito a Potenza di sperare nel dialogo con il Pd e nel cammino delle riforme. “La legge elettorale e l’abolizione del Senato - ha aggiunto il leader FI - rappresentano un piccolo passo di una riforma globale del nostro assetto costituzionale”. “La speranza è quella di avere un governo che governi. Speriamo - ha rimarcato ancora Berlusconi - che nel Pd ci sia qualcuno con cui ragionare. Sia benvenuta questa novita’ inaugurata da Renzi. Anche se si tratta di un primo passo del governare il paese e farlo uscire dalla crisi”.