Roma, 31 gennaio 2014 - Sull’Inps il governo accelera e si muove su due strade. Come spiega il premier Enrico Letta, il Consiglio dei ministri ha varato un “disegno di legge urgente” che copre il “buco clamoroso” sulla incompatibilità negli incarichi di vertice degli enti pubblici. Inoltre, spiega il premier, “accelereremo sulla nuova governance: contiamo di fare la consultazione dei sindacati e le forze politiche, in modo che si copra il vuoto normativo che c’è”. Infine Letta sottolinea: “Il governo non si sovrappone all’azione della autorità giudiziaria che farà il suo corso ma, esaminando la situazione sono emerse considerazioni che ci obbligano a intervenire”.

Premesso che la “materia è giudiricamente molto complessa” Letta osserva che “in un paese come nostro, in cui il regime di incompatibilità è sancito in tutte le principali cariche dello Stato, non c’è alcun regime di incompatibilità per cariche di rilevanza fondamentale quale quella degli enti pubblici nazionali, che sono tanti tra questi c’è l’Inps i cui vertici non hanno regime di incompatibilità e quindi non scattano norma di conflitto di interesse”. Un vuoto “assolutamente clamoroso che va coperto, perché non è possibile che non ci siano norma di incompatibilità per incarichi così importanti, questo ha reso possibile quanto è accaduto e tanto clamore nell’opinione pubblica”.


Il ddl “con carattere di urgenza sarà trasmesso oggi stesso alle Camere”. Letta spiega che “l’ingorgo” di decreti leggi in Parlamento “ha fatto sì che Boldrini ci ha chiesto di limitare i decreti leggi, quindi non possiamo assumere atti di urgenza ma il gesto che compiamo è politicamente equivalente”. Insomma, dal governo arriva una “indicazione chiara: i conflitti di interesse che ci sono nella sostanza ma non rilevati dalla norma debbano cessare”.