Roma, 3 febbraio 2014 - Scontro frontale Boldrini-5Stelle, il giorno dopo. “Cara Laura, volevo tranquillizzarti.. Anche se noi del blog di Grillo fossimo tutti potenziali stupratori, tu non corri nessun rischio!”. E’ domenica sera, alla fine di una giornata di feroci polemiche tra Movimento e Presidente della Camera, Claudio Messora, responsabile comunicazione M5s al Senato, chiude la giornata con questo tweet. Seguono una valanga di polemiche e quindi le scuse oggi, a fine mattina: “Non era mia intenzione offendere Laura Boldrini. Se a causa di una mia battuta è accaduto, me ne scuso. Ora torniamo a parlare di contenuti”. Un dietrofront maturato già nella notte quando Messora, pressato dalle polemiche annota su Twitter: “Sono sincero: non sono stato di classe. Lo so. Però credo che quello che ha detto una presidente della Camera sia altrettanto grave”.

...E IL "FALSO" TWEET - ... “Chi segue il blog di Grillo non si confronta sui contenuti ma offende in modo sessista. Sono potenziali stupratori”. E’ questo invece il contenuto di un tweet comparso, secondo quanto riporta Beppe Grillo sulla sua pagina Facebook ufficiale, sul profilo Twitter della presidente della Camera Laura Boldrini e poi, dice Grillo, cancellato. Il presunto tweet, che ora in rete non esiste, riassume in 120 caratteri quanto detto ieri dalla presidente della Camera a ‘Che tempo che fa’ su Rai3 parlando degli scontri in aula alla Camera in occasione della votazione sul decreto Imu-Bankitalia. Si tratta quindi di un falso o il tweet è stato rimosso? Il dubbio è lecito visto che dallo staff della presidente fanno sapere che “non risulta mai scritto”. Non è la presidente in persona ad occuparsi dei suoi profili sui social network e l’interessata ha assicurato di non aver mai scritto quella frase. Il sospetto è che si sia trattato di un fake molto ben fatto, come solo a esperti hacker riesce. O che si sia trattato di una montatura. A margine del tweet compaiono anche i volti di quanti lo avrebbero inoltrato (retweet, in gergo) ai propri contatti e di coloro che lo avrebbero commentato. Ma nemmeno di questi commenti o ‘replicanti’ del tweet risulta traccia. Di più: alcuni di loro sono stati addirittura contattati telefonicamente dallo staff di Laura Boldrini, ma avrebbero assicurato di non aver mai letto quella frase nè tantomeno di averla commentata. Esperti nello smascherare le ‘bufale’ in Rete, comunque, sono al lavoro per fare in modo che un soggetto super partes possa mettere una parola definitiva sul caso.

BRUCIATO LIBRO DI AUGIAS - Poi c'è il caso Augias. Protagonista il 31 gennaio della rubrica ‘Il giornalista del giorno’’ sul blog di Beppe Grillo, il giornalista e scrittore Corrado Augias ha postato su Twitter ieri sera l’immagine di un suo libro gettato nel camino acceso, con la scritta: ‘’mi informano che c'è stato anche un piccolo rogo. Ecco cosa intendevo per fascismo’’. La foto dell’ultimo libro di Augias (I misteri d’Italia) che brucia tra le fiamme di un camino acceso, rilanciata su Twitter dal giornalista, è stata postata su Facebook da Francesco Neri militante del Movimento 5 stelle e organizzatore del Meetup di Zagarolo. E dopo la denuncia di Augias su Twitter si è acceso il dibattito, con messaggi di solidarieta’ per il giornalista (il rogo del libro e’ retweettato anche da Fiorello) e qualcuno che invece si unisce agli insulti. E Grillo su Twitter: "Francesco Neri non rappresenta il M5S e utilizza senza alcuna autorizzazione il simbolo del M5S".

"E’ il gesto di un esaltato - spiega all’ANSA Augias - però gli esaltati non saltano fuori se non possono contare su un ambiente che nella loro eccitazione ritengono favorevole. Lui ha sbagliato, ma ha contato su un’atmosfera che considerava favorevole. Quello che mi inquieta è che questo ragazzo pensa di fare una novità e non si rende conto di ripetere un gesto storico’’. Poche ore fa, sempre sulla sua pagina Facebook, Neri ha postato una lunga spiegazione al suo gesto, ammettendo di aver bruciato il libro (‘’comprato direttamente da Augias a Zagarolo quando venne e autografato’’) per la profonda indignazione provata, spiega, ‘’di fronte alla menzogna’’ e replica: ‘’Lei è fascista, signor Augias’’. La polemica contro Augias è stata scatenata in particolare dalle parole critiche pronunciate qualche giorno fa dal giornalista e scrittore a “Le invasioni barbariche”, su La7, dopo l’intervento nel programma del deputato grillino Alessandro Di Battista. ‘’Domani querelo Augias, non può permettersi di offendere e dire tutte quelle falsità in 30 secondi’’, aveva twittato dopo la trasmissione di Daria Bignardi il parlamentare del M5s Ivan Della Valle.

BOLDRINI - “Voglio dare la mia solidarietà a Bignardi Augias e Fazio perché è in corso un pestaggio mediatico nei loro confronti. La rete è una grande opportunità e uno spazio bellissimo ma non può essere usata in questo modo violento”. Così la presidente della Camera Laura Boldrini, a margine di un incontro con gli studenti del liceo classico Statale ‘Terenzio Mamiani’, a Roma, a proposito degli attacchi rivolti ai giornalisti dal M5S.

LETTA - “Ho letto di frasi folli di Beppe Grillo nei confronti di Daria Bignardi e di suo marito: la corsa verso la barbarie che Grillo ha intrapreso e che sta portando avanti pare essere senza fine”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Enrico Letta, parlando da Doha in una conferenza stamap trasmessa da Rainews24, in quello che ha precisato sarà “il solo commento” sui fatti italiani, ma “ho trovato talmente scalndalose queste dichiarazioni che non posso non commentarle”.

CASALINO CONTRO LA BIGNARDI - Daria Bignardi come detto nel mirino del M5S dopo l’intervista ad Alessandro Di Battista nella scorsa puntata di ‘Le invasioni barbariche’. In una lettera apparsa sul blog di Beppe Grillo, firmata da uno dei responsabili della comunicazione del M5S al Senato, Rocco Casalino, si legge: “Cara Daria Bignardi, ti propongo questa riflessione sulla trasmissione di venerdì sera. Come sarebbe per te se ti invitassi a una trasmissione tv e le domande fossero: come si sente tuo figlio a scuola ad avere il nonno mandante di un assassino? Come è l’aver sposato il figlio di un assassino? E se insistessi su questa domanda come hai fatto tu per il padre ex fascista di Di Battista?”. “E se - prosegue il post - dopo aver avuto te ospite invitassi uno scrittore che invece di parlare del suo libro raccontasse di cosa è stato Lotta Continua e di cosa pensa di te? E se questo scrittore utilizzasse il suo tempo non per parlare del suo libro ma per denigrare te che, oltretutto, saresti impossibilitata a difenderti? Tu penseresti che io sia stato corretto come conduttore o penseresti che questo invito sia stato una trappola ben orchestrata per far prevalere una idea e una tattica precostituita? Ad esempio che il Movimento 5 Stelle e i suoi parlamentari sono squadristi. Con una grande abilità sei passata dal papà fascista (tra l’altro, ex fascista, ora vota M5S) ad Augias che ci dipinge come neofascisti. Ma assomigliate piu voi a quel regime - conclude Casalino - voi che utilizzate tecniche da istituto luce, o noi che volevamo solo evitare che andassero 7,5 miliardi di euro alle banche? 7,5 miliardi che pagheremo noi tutti, tu e la tua famiglia comprese”.

QUATTRO SENATORI M5S - I senatori del Movimento 5 Stelle Lorenzo Battista, Laura Bignami, Monica Casaletto e Luis Alberto Orellana chiedono uno stop alle violenze sia fisiche che verbali e invitano lo staff M5S che si occupa della comunicazione a essere piu responsabile. “Abbiamo aderito al Movimento 5 stelle per essere parte attiva di un cambiamento e contribuire a migliorare il rapporto dei cittadini con le istituzioni - scrivono in una nota i 4 senatori - i fatti accaduti e gli attacchi personali dell’ultimo periodo non hanno dato nè un segnale positivo ne’ propositivo. Il confronto con l’avversario e il rispetto per le istituzioni devono essere valori imprescindibili della vita politica. Stigmatizziamo con fermezza ogni forma di violenza e di aggressione sia verbale che fisica”. “Se da una parte Internet deve essere libera - proseguono - è altrettanto vero che un certo tipo di messaggi, compresi alcuni post pubblicati sul blog di Grillo e le esternazioni dei responsabili della comunicazione M5S, possono innescare reazioni scomposte. L’attacco alla persona non rappresenta l’attacco alle idee! I contenuti del blog non sono redatti con il consenso o la partecipazione di chi rappresenta democraticamente il paese. Chiediamo agli autori della comunicazione del M5S di essere maggiormente responsabili e consapevoli dei contenuti pubblicati e del loro inquadramento professionale”.

IERI LO SCONTRO BOLDRINI-5STELLE