Roma, 11 febbraio 2014 - “Nei confronti delle funzioni di garanzia che il Quirinale ha svolto nel nostro Paese in questi anni, in particolare nel 2011, e’ in atto un vergognoso tentativo di mistificazione della realta’”. Lo afferma il premier Enrico Letta in una nota, dopo l'anticipazione del libro di Friedman sul presunto contatto estivo tra Napolitano e Monti per la "sostituzione" di Berlusconi. “Le strumentalizzazioni in corso tentano infatti di rovesciare ruoli e responsabilita’ in una crisi i cui contorni sono invece ben evidenti e chiari agli occhi dell’opinione pubblica italiana ed europea. Il Quirinale, di fronte a una situazione fuori controllo, si attivò - si aggiunge nel comunicato - con efficacia e tempestività per salvare il Paese ed evitare quel baratro verso il quale lo stavano conducendo le scelte di coloro che in queste ore si scagliano contro il presidente Napolitano”.

“Stupisce la contemporaneità di queste insinuazioni con il tentativo in corso da tempo da parte del M5S di delegittimare il ruolo di garanzia della Presidenza della Repubblica. A questi attacchi si deve reagire con fermezza. E si devono semmai ricordare agli smemorati le vere responsabilità della crisi del 2011, i cui danni economici, finanziari e sociali sono ancora una zavorra che mette a repentaglio la possibilità di aggancio della auspicata ripresa economica”.

NAPOLITANO CHIARISCE - “Fumo, solo fumo”. Cosi’ il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano risponde, in una lettera al Corriere della Sera, sulle rivelazioni riguardo all’estate 2011, negando che sia stato un “complotto” come accusa Forza Italia. L'estratto: “I veri fatti, i soli della storia reale del Paese nel 2011, sono noti e incontrovertibili. Ed essi si riassumono in un sempre piu’ evidente logoramento della maggioranza di governo uscita vincente dalle elezioni del 2008”. “Nessuna difficoltà, certo, a ricordare di avere ricevuto nel mio studio il professor Monti più volte nel corso del 2011, e non solo in estate. Nel corso del così difficile - per l’Italia e per l’Europa - anno 2011, Monti era inoltre un prezioso punto di riferimento per le sue analisi e i suoi commenti di politica economico-finanziaria sulle colonne del Corriere della Sera”, ha proseguito.

RENZI - “E’ inaccettabile l’attacco di queste ore contro il presidente Napolitano. Al Capo dello Stato, che come sempre anche in quella circostanza agì nell’interesse esclusivo degli italiani, va la più affettuosa solidarietà delle democratiche e dei democratici”. Cosi’ Matteo Renzi difende il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

BOLDRINI - “Preoccupa l’ennesimo attacco di queste ore contro il Capo dello Stato. Al Presidente #Napolitano rinnovo la mia più sentita solidarietà”. Così, su Twit

RIEPILOGO/IL CASO MONTI - L'anticipazione di un brano del libro di Alan Friedman "Ammazziamo il gattopardo", pubblicata stamattina dal Corsera, ha scatenato un putiferio sul Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che ha travalicato anche i confini nazionali essendo apparso anche sul Financial Times. Una rivelazione che mette a dura prova gli incerti equilibri della politica: in sostanza già nell’estate del 2011 Giorgio Napolitano pensava a sostituire l’allora premier Berlusconi con il Professore Mario Monti, e aveva sondato l’opinione del diretto interessato. In tutto ciò anche Beppe Grillo e M5S mette la carica, cavalcando la vicenda. In pratica solo il Pd è rimasto a difendere apertamente il Colle e parla di 'gazzarra'. 

FORZA ITALIA FURIOSA - Nel libro Friedman riporta le testimonianze di Mario Monti e Carlo De Benedetti, che fanno andare su tutte le furie il partito di Silvio Berlusconi: ”Apprendiamo con sgomento che il Capo dello Stato, già nel giugno del 2011, si attivò per far cadere il governo Berlusconi e sostituirlo con Mario Monti. - dichiarano in una nota Renato Brunetta e Paolo Romani - Lo conferma lo stesso Monti. Le testimonianze fornite da Alan Friedman non lasciano margine a interpretazioni diverse o minimaliste”. “Tutto questo - proseguono - non può non destare in noi e in ogni sincero democratico forti dubbi sul modo di intendere l`altissima funzione di Presidente della Repubblica da parte di Giorgio Napolitano. Ci domandiamo se sia rispettoso della Costituzione e del voto degli italiani preordinare un governo che stravolgeva il responso delle urne, quando la bufera dello spread doveva ancora abbattersi sul nostro Paese. Chiediamo al Capo dello Stato di condurre innanzitutto verso i propri comportamenti un`operazione verità. Non nascondiamo amarezza e sconcerto, mentre attendiamo urgenti chiarimenti e convincenti spiegazioni”. Per il vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera dei deputati, Maria Stella Gelmini, “le anticipazioni mettono il sigillo dei fatti su quelle che fino a ieri venivano liquidate come congetture o supposizioni. La dimissioni del premier Silvio Berlusconi, nel novembre 2011, furono invece il risultato di una trama politica, secondo le cronache di Friedman, che ebbe una lunga gestazione sotto la regia del presidente della Repubblica".

Infuriato anche Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato: “Il libro di Alain Friedman apre squarci inquietanti sull’estate del 2011. Il Quirinale preparò anticipatamente il governo Monti? Chi ha detto la verità? Chi ha mentito? Che contro Berlusconi ci sia stato un complotto è un fatto. Cominciò Fini sottraendo alla coalizione di centrodestra parlamentari eletti con Berlusconi presidente. Hanno certamente continuato altri. Il governo Monti non spuntò come un fungo. Ci furono chiare manovre interne e internazionali. Mi pare scontato. Non si potrà archiviare questa vicenda con una scrollata di spalle. Bisogna dire la verità sulla storia italiana recente”. Durissima anche Daniela Santanché:  “Il Quirinale smentisca quanto rivelato. E` un`ombra scurissima e inquietante - prosegue - che incombe sul Colle e che sarebbe bene fosse spazzata via con chiarimenti convincenti”.

SALVINI ATTACCA - “Che Napolitano abbia orchestrato la grande trappola non mi stupisce. Così come che fosse tutto scritto e che si fossero inventati lo spread per mandare all’aria il voto dei cittadini”, dice il leader della Lega nord Matteo Salvini commenta così le parole di Mario Monti che, nel libro di Friedman, ha confermato di essere stato “sondato” già nell’estate del 2011 per una sua eventuale disponibilità alla premiership. “Ci sono riusciti una volta, non ci riusciranno di nuovo”, aggiunge il leader leghista.

LA DIFESA DEL PD - “Trovo sinceramente incomprensibili e ingiustificate le dichiarazioni di importanti esponenti di Forza sul Capo dello Stato. Di cosa parlano? Di che complotto si tratta? C’è da rimanere onestamente interdetti”, dichiara il presidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda.
“Di fronte all’evidente difficoltà dell’Italia nel 2011 - osserva Zanda - che avrebbe dovuto fare il Presidente della Repubblica? Nella situazione in cui eravamo sarebbe stato molto singolare che il Capo dello Stato non si preoccupasse dell’evidente crisi economica e, a tutta evidenza, anche politica. Gli attacchi che Fi rivolge questa mattina all’operato di Giorgio Napolitano sono assolutamente strumentali e gratuiti”.

L'ATTACCO DI GRILLO - Ma non finisce qui: il secondo colpo della giornata arriva al Quirinale quando il Movimento Cinque Stelle decide di cavalcare la faccenda. “Tra ieri e oggi - spiega Luigi Di Maio, deputato 5 Stelle e vicepresidente della Camera - due rivelazioni a mezzo stampa sottolineano le ingerenze di Napolitano negli equilibri di governo (il tentativo di insediare monti a Palazzo Chigi gia a meta’ 2011) e nelle fasi processuali della trattativa stato-mafia (la richiesta di un provvedimento disciplinare nei confronti di Nino Di Matteo)”. “I fatti - aggiunge Di Maio - sono gravissmi”. Il Quirinale tace. La scorsa settimana, a Strasburgo, Napolitano aveva detto: il governo di Monti non è nato per unmio capriccio.