Roma, 27 febbraio 2014 - La riforma della legge elettorale riprenderà il suo iter alla Camera da martedì pomeriggio. E’ quanto ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il voto finale sull’Italicum è previsto presumibilmente giovedì, e comunque entro la settimana prossima. Il problema è il tempo ridotto: 22 ore in tutto, di cui circa due già utilizzate. In Aula approderà l'avvio dell'esame sugli emendamenti, in tutto 406, a cui vanno aggiunti i 3 emendamenti del relatore e i 136 subemendamenti. Durante la riunione dei Capigruppo, la presidente Laura Boldrini ha ricordato, viene riferito, che gli emendamenti ammessi alla votazione sono in tutto 225.

Sul tema è intervenuto il presidente della Consulta, Gaetano Silvestri: "La legge elettorale deve prevedere un meccanismo di trasformazione dei voti in seggi che, pur assicurando la necessaria rappresentanza alle diverse articolazioni della società civile, miri a rendere possibile la formazione di governi stabili, fondati su maggioranze non fluttuanti”. In materia elettorale, sottolinea Silvestri nel suo intervento alla conferenza annuale della Corte Costituzionale, "l’atto delle scelte del legislatore è molto ampio, a condizione che non venga irragionevolmente alterato il rapporto di proporzionalità, e quindi l’equilibrio tra rappresentanza e governabilità". Un obiettivo "realizzabile con plurimi strumenti tutti costituzionalmente compatibili a condizione che l’una o l’altra non subiscano riduzioni così drastiche da mettere in pericolo le condizioni minime di democraticità del sistema o della sua possibilità di funzionamento".

L’inizio dell’esame, martedì prossimo, della nuova legge elettorale “sarà il primo passo per una vera stagione di riforme”, scrive su Twitter il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, che aggiunge: “Impegno mantenuto”.