Roma, 5 marzo 2014 - Processo disciplinare per il giudice di Cassazione, Antonio Esposito. A chiederlo, stando a quanto si è appreso, è stato il procuratore generale della Suprema Corte, Gianfranco Ciani, titolare, assieme al ministro, dell’azione disciplinare.

L’azione disciplinare nei confronti di Esposito era stata avviata nei mesi scorsi in relazione all’intervista che il magistrato, presidente del collegio della sezione feriale penale della Cassazione, che, lo scorso primo agosto, condannò Silvio Berlusconi per frode fiscale nell’ambito del processo Mediaset, rilasciò al quotidiano ‘Il Mattino’ nei giorni immediatamente successivi alla sentenza, prima del deposito delle motivazioni. La Procura generale della Suprema Corte, dopo aver terminato l’istruttoria - nel corso della quale aveva acquisito agli atti la stessa intervista e sentito lo stesso Esposito - ha chiesto il rinvio a giudizio disciplinare del giudice. Gli atti passano ora alla sezione disciplinare del Csm, che dovrà decidere se sanzionare o meno il magistrato.

Sul ‘caso’ Esposito erano stati avviati accertamenti sia dall’allora guardasigilli Annamaria Cancellieri, che dal pg di Cassazione Ciani, nei giorni immediatamente successivi all’intervista pubblicata su ‘Il Mattino’. Lo scorso autunno, dopo una pre-istruttoria, la Procura generale della Suprema Corte aveva deciso di avviare l’azione disciplinare nei confronti del magistrato. Anche il Csm si era occupato della questione con una pratica in prima commissione: questa fu archiviata, con il rilievo però nel documento approvato in plenum, di “possibili profili disciplinari” riguardo le dichiarazioni rilasciate da Esposito al quotidiano prima del deposito delle motivazioni della sentenza su Berlusconi.