Roma, 9 marzo 2014 - “Un governo deve partire dalle cose più importanti e non si può non partire dai luoghi dove ci sono i nostri ragazzi, le scuole”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, a ‘Che tempo che fa’. Il premier ha aggiunto di aver “chiesto aiuto a Renzo Piano, ci vediamo giovedì”. “Vorrei dare un messaggio di serenità - ha sottolineato - e fare polemica perché il capo del governo va nelle scuole credo sia un errore. Credo ci sia un pregiudizio di politici e di non politici come Grillo che ci vorrebbero nei palazzi. Diciamo: bene alla stabilità dei conti, però c'è una stabilità più importante che è quella delle aule dei nostri figli. Dire che si fa per il culto della personalità è una cosa ridicola”. Renzi ha poi annunciato che Raffaele Cantone sarà il capo dell’autorita’ contro la corruzione.

TASSE ED EUROPA - Mercoledì “arriverà il taglio delle tasse, anche se non ci crede nessuno”. “Stiamo mettendo delle date ed è un rischio pazzesco”, ha aggiunto “e ci impegniamo a tagliare le tasse di 10 miliardi di euro”. La regola del 3% sul deficit/Pil “è una norma concettualmente antiquata, ma che rispetteremo finché non sarà cambiata. Non cambieremo le regole in modo unilaterale”. ”L’Italia non ha l’ambizione di guidare il semestre europeo ma nei prossimi 20 anni guidare l’economia dell’Unione Europea. Noi siamo decisamente più forti e capaci di competere”.

LAVORO - “L’assegno di disoccupazione arriverà con un ddl che impone la riorganizzazione degli strumenti di ammortizzazione sociale”. Renzi chiede “un altro impegno. Al disoccupato do il contributo ma lui non sta a casa o al bar ma mi da una mano per le cose che servono. Ti do una mano e tu mi dai una mano ad aiutarti”.

LEGGE ELETTORALE E SENATO  - Per la legge elettorale è la volta buona? “Spero proprio di sì e spero di sì. E’ a una passo dal traguardo, domani si chiude al massimo martedì mattina”. “Rischio l’osso del collo. O cambio il Paese o cambio mestiere”. Sulla parità di genere “se si trova un accordo comune sono contento”. La parità, ha spiegato, “non credo che si affermi con un provvedimento legislativo. Alle donne che dicono ‘o parità di genere o niente’ rispondo che la parità vera è quando una donna non prende meno di un uomo facendo lo stesso mestiere”.  Poi sulla riforma delle Camere: “Come facciamo a dire che questo è il paese dove puoi realizzare i sogni se non diamo prima il buon esempio. Lo cancelliamo il Senato”.

CAMUSSO E LANDINI - “Se è vero, è una delle cose più carine che ha detto negli ultimi anni”. Così il premier Matteo Renzi ha risposto a Fabio Fazio che gli ricordava come il segretario della Cgil Susanna Camusso abbia parlato di “culto della personalità”. Sul dialogo con le parti sociali e non solo: “Ascoltiamo tutti ma quello che c'è da fare lo sappiamo e lo faremo pensando ai cittadini”. Il premier ha poi aggiunto che “Ascoltiamo Confindustria e Cgil, Cisl e Uil ma decidiamo noi”. “Non è un derby”, ha sottolineato. Su Landini: “Non condivido tutto ciò che dice Landini ma ogni volta che parlo con lui, imparo qualcosa”.

I SOTTOSEGRETARI - “Un avviso di garanzia non è una condanna. Con questo atteggiamento perdiamo il rispetto della Costituzione”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi a proposito della polemica sui sottosegretari indagati.

LA GRANDE BELLEZZA - L’Oscar a Sorrentino? E’ il segnale che “un paese si è riconosciuto nel fatto che la grande bellezza non può essere trascurata”. Per Renzi, il riconoscimento sta a significare che “se un italiano può arrivare su una vetta così alta, possiamo fare qualcosa di buono ognuno di noi”.

 - Intanto sul fisco il Governo sta decidendo sul taglio dell'Irpef o quello dell'Irap, provocando fibrillazioni tra sindacati e Confindustria.