Bolzano, 11 marzo 2014 - Ci sarebbe anche lo scontrino di un sexy shop tra le spese di rappresentanza di uno dei gruppi consigliari della Provincia Autonoma di Bolzano. La Guardia di Finanza, nell’ambito di una inchieste della Procura sulle rendicondazioni dei gruppi consiliari, avrebbe trovato tra le "pezze d’appoggio" presentate dal partito dei Freihaitlicen sudtirolesi (gli eredi locali del partito austriaco che fu di Georg Heider) uno scontrino di 64,92 euro relativo all’acquisto di un vibratore e di altri due oggetti erotici. Lo scontrino "a luci rosse" riporta la data del 16 maggio 2012 e fa parte del rendiconto obbligatorio relativo al 2013.

Il magistrato che segue l’inchiesta, Giancarlo Brabante di Bolzano, ha specificato nel corso della giornata - a seguito delle indiscrezioni emerse - che "agli atti, al momento attuale non figura alcuno scontrino". Da parte sua il capogruppo e leader storico dei Freiheitlichen sudtirolesi Pius Leitner si è detto stupito dell’accaduto aggiungendo: "Se così fosse realmente certamente non sarebbe corretto".

I Freiheitlichen hanno fatto della moralità della pubblica amministrazione uno dei loro cavalli di battaglia che ha consentito, nel corso delle recenti elezioni provinciali dello scorso autunno un forte incremento in termini elettorali. Rappresentano infatti il più forte raggruppamento dell’opposizione di lingua tedesca.

La vicenda dello scontrino "a luci rosse" segue di pochi giorni lo scoppio di un’altro scandalo che ha coinvolto l’amministrazione pubblica locale: quello delle pensioni d’oro di cui usufriscono i consiglieri provinciali.

Fonte Agi