Milano, 5 aprile 2014 - “Nel fuori onda diciamo cose che sono di pubblico dominio”. Così Giovanni Toti torna sulla conversazione intercettata con Mariastella Gelmini, in cui riferisce che Silvio Berlusconi è preoccupato, tra l’altro, dell’abbraccio mortale con Matteo Renzi e della sentenza del tribunale di sorveglianza del 10 aprile. “Siamo preoccupati dell’abbraccio con Renzi perché siamo preoccupati della qualità delle riforme che stiamo facendo”, ha detto.


“Questo non vuol dire far saltare il tavolo. Noi per le riforme ci siamo ne vogliamo di più e migliori”. “Che il presidente Berlusconi sia preoccupato del giorno 10 è evidente: sono preoccupato anch’io e alcuni milioni di elettori italiani per una sentenza che non dovrebbe esistere”.

“La legge del Senato certamente non ci piace. Se questo deve essere il Senato tanto vale chiuderlo", ha aggiunto il consigliere politico di Silvio Berlusconi, arrivando alla presentazione della liste per le Europee a Milano.

Riguardo al Senato Toti ha spiegato che o si fa ‘’una buona modifica come quella del 2005’’ o tanto vale chiudere Palazzo Madama. ‘’Non possiamo fare una riforma azzoppata - ha spiegato - per far mettere a Renzi una medaglietta prima del 25 maggio e poi farla pagare al Paese’’.
Secondo Toti forse ‘’il piano delle riforme è troppo timido’’ dato che non parla dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica e di dare maggiori poteri al premier.

Poi lo stesso Berlusconi è intervenuto sulla riforma del Senato, ribadendo che "è assolutamente inaccettabile e indigeribile". Se non si fa "una buona riforma tanto vale chiudere il Senato del tutto”, ha affermato l'ex premier in un passaggio della telefonata fatta per salutare i partecipanti ad un incontro i Forza Italia a Milano. La riforma delle Province "purtroppo" è già stata votata, ha aggiunto.

“Noi non siamo per le riforme solo per consentire al governo di mettersi la medaglia prima delle europee. E siamo contrari a riforme che fanno danni al Paese per i prossimi decenni”, ha aggiunto lanciando la campagna elettorale europea.

Poi ha parlato di sondaggi. “Euromedia ci dà al 21,6 per cento”. Alessandra Ghisleri, ha raccontato l’ex premier, mi ha detto che è un “miracolo perché il primo ministro da segretario di partito va in tv quattro volte al giorno”, mentre “Berlusconi manca dalla fine della campagna del 2013 per il tranello” che gli hanno ordito. 

L’obiettivo di Silvio Berlusconi è ‘’riuscire a trasformare la maggioranza dei moderati in una maggioranza politica, organizzata, permanente’’ e se ci riuscirà ‘’otterremo - ha sottolineato in contatto telefonico a Milano - una vittoria alle prossime politiche, fra un anno, un anno e mezzo e potremo tornare ad essere la democrazia che ora non siamo’’. Berlusconi nel suo discorso ha ricordato che siamo ‘’governati dal terzo governo che non è stato eletto’’, che siamo ‘’soggetti a una dittatura giudiziaria’’.

Berlusconi ha criticato anche Renzi sulla proposta degli 80 euro in busta paga dei lavoratori dipendenti con stipendi sotto il 1.500 euro al mese, e sui tempi e i modi dei pagamenti dei debiti alle imprese da parte della pubblica amministrazione. “Perché solo ai dipendenti con reddito sotto i 1.500 euro al mese? Bisogna tener conto degli artigiani, delle partite Iva e degli imprenditori che hanno pagato la crisi più di tutti”. Sui debiti della pubblica amministrazione, invece, il leader di Forza Italia ha dichiarato che “i debiti non vengono pagati e hanno causato molti danni. Ci sono troppe imprese che hanno chiuso o che stanno per chiudere perché hanno troppi crediti con lo Stato.

Infine l'ex premier ha scherzato sull’infiammazione al ginocchio, che lo ha portato a due notti di ricovero al san Raffaele. “Pago un passato da centometrista. A 13 anni facevo 100 metri in undici secondi”, ha raccontato, “adesso le ginocchia mi fanno ‘giacomo-giacomo’, non per la paura ma per gli antichi record”.

Poi è arrivata la nota ufficiale. “Le critiche rivolte dal presidente Silvio Berlusconi alla legge di riforma del Senato si riferiscono alla composizione dello stesso così come ipotizzato nel disegno di legge approvato dal governo martedì scorso”, ha scritto Berlusconi.

“Forza Italia resta una convinta sostenitrice della necessità di riformare il Senato, a partire da quanto stabilito nel cosiddetto patto del Nazareno, ovvero la fine del bicameralismo, la fine degli indennizzi dei componenti di quella camera, in modo da non gravare sulle tasche dei cittadini, la designazione degli stessi in modo equo e rappresentativo delle realtà territoriali”, ha aggiunto Berlusconi.
“Su queste basi Forza Italia è pronta a discutere ogni dettaglio per modificare e rendere più efficiente il Parlamento della Repubblica”, ha concluso.

GUERINI - “Il Partito democratico non intende entrare nelle beghe interne di Forza Italia e si mantiene sereno e fiducioso sul percorso delle riforme”: lo ha dichiarato Lorenzo Guerini, vice segretario del Pd. “Siamo convinti che sul Senato l’accordo fondato su quattro punti - assemblea non elettiva, gratis, niente voto di fiducia ne’ di bilancio - tenga, dal momento che ‘pacta sunt servanda’. Sul resto, ovviamente, ci si confronta in Parlamento con tutti, senza restare appesi alle fibrillazioni interne al partito di Berlusconi”, ha concluso Guerini.