Roma, 23 aprile 2014 - Alla fine - per dare un taglio alle polemiche - Renzi ha rinunciato a scendere in campo per la partita del cuore benefica a favore di Emergency. E anche il fondatore dei medici della pace Gino Strada interviene spiegando che, a questo punto, nessun politico scenderà in campo.

LA RINUNCIA DI RENZI - Matteo Renzi annuncia ufficialmente la rinuncia a scendere in campo. “Ho deciso di non giocare la partita del cuore di quest’anno”, spiega via Facebook, “Anche se mi costa dal punto di vista personale perché siamo fatti di carne e giocare con Baggio, Batistuta e Antognoni per uno come me che ama il calcio (non ricambiato, lo so) era un piccolo sogno: inutile nascondersi, siamo uomini. Però sono il presidente del consiglio di un paese che non merita polemiche ridicole come questa”.

"Grazie alla rabbia e alla paura dei grillini per la prima volta si sporca un evento come la partita del cuore che da anni unisce gli italiani. Strumentalizzare gli 80 euro, i segreti di stato, gli investimenti sulle scuole e’ ancora polemica politica. Strumentalizzare la beneficenza no”, aggiunge Renzi.

Maggio 2013, Torino. Mi invitano alla partita del cuore, allo Juventus stadium. Anche un cuore viola come il mio deve ammettere che è bellissimo. E la città risponde alla grande: beneficenza, emozioni, divertimento”, ricorda il Presidente del Consiglio, “Torno negli spogliatoi e scatta in me l’istinto della competizione. Il prossimo anno facciamo la partita a Firenze, propongo. Ci danno l’ok e destiniamo l’incasso a Emergency. Sono felice. Poi, come noto, cambio mestiere. Qualche giorno fa mi chiama Gino Strada e mi chiede di rilanciare l’attenzione dei media, di aiutare anche nel mio nuovo ruolo, per fare della partita un’occasione di sostegno per i progetti di Emergency. Lo faccio volentieri. E qui casca l’asino, anzi il grillo”.

I grillini,attacca, “Hanno paura di chi vuole cambiare l’Italia, restituire speranza, cambiare la protesta in proposta. Per questo tutti i giorni attaccano sul personale, sul pesante. Va bene, lasciamoli fare, mettiamo al sicuro cio’ che non merita di essere sporcato. Io quest’anno non gioco. Ma Chiedo comunque alla mia Firenze di rispondere alla grande. Che l’Artemio Franchi sia pieno, che siano tante le donazioni, che sia una grande festa. Mostriamo in diretta tv il cuore grande di questa citta’ cosi’ solida, perche’ solidale. E le lasciamo le meschinita’ a chi se le puo’ permettere. Un sorriso e avanti tutta".

LA POSIZIONE DI STRADA - Gino Strada ringrazia il presidente del consiglio Matteo Renzi per la disponibilità a giocare la ‘partita del cuore’ del prossimo 19 maggio in favore di Emergency. Ma spiega che dopo le polemiche che ci sono state nelle ultime ore è preferibile che nessun politico scenda in campo.

“Quest’anno - ricorda Strada su Facebook - Emergency compie vent’anni, vent’anni intensi durante i quali abbiamo costruito ospedali, formato il personale locale e curato oltre 6 milioni di persone in 16 paesi grazie all’aiuto di decine di migliaia di cittadini italiani. La Partita del Cuore è stata dedicata a Emergency per festeggiare tutto questo, raccogliendo fondi a favore dei nostri progetti e facendo conoscere il lavoro della nostra associazione. Questo è il vero senso dell’iniziativa, non le polemiche politiche a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni. Un’iniziativa di solidarietà non deve diventare un terreno di scontro. Per questa ragione, abbiamo ringraziato per la disponibilità il Presidente del Consiglio che ha avuto un gesto di attenzione non scontato per il nostro lavoro, ma in campo non ci sarà nessun politico. E ora vorremmo che le energie fossero dedicate a parlare di quello che facciamo, dall’Afghanistan all’Italia, per garantire cure gratuite a chi ne ha bisogno”.