DOPO le critiche mosse dal M5S, che lo ha accusato di strumentalizzare la ‘Partita del Cuore’ in campagna elettorale, Renzi dà forfait e replica: "Polemiche ridicole, i grillini temono chi vuole cambiare l’Italia".

RENZI ha deciso di rinunciare alla rete: non a quella del web ma a quella del campo da calcio. È diventato viola, stavolta di rabbia. Perché la polemica sulla par condicio lo ha costretto a rinunciare a disputare la partita del cuore accanto ai suoi campioni più amati: Antognoni, Batistuta, Baggio. Viene quasi il sospetto che qui si tratti di condicio sì, ma fisica. Berlusconi ai suoi tempi era sceso in campo, ma non in calzoncini e maglietta. Escludiamo Verdini, Gasparri e Tajani. Brunetta? Ma dai. Pur pescando tra i giovani, è difficile pensare a Toti che scatta sulla fascia destra. Forse soltanto Alfano potrebbe permettersi un tackle con Renzi. E non dimentichiamoci che l’ex sindaco di Firenze è uno che corre la maratona, e con tempi più che rispettabili (mentre in politica preferisce i cento metri, o forse il salto delle tre riforme).  Tra i più accaniti nello sventolare il cartellino rosso ci sono stati i Cinque Stelle e Beppe Grillo.

EPPURE, forse lo avete dimenticato, era stato proprio il comico genovese a lanciarsi in un’epica impresa sportiva per catalizzare l’attenzione sulle elezioni siciliane: aveva attraversato a nuoto lo Stretto. E tutti — giornali, Tg, web e radioamatori — avevano seguito passo passo la storica epopea. Eppure nessuno aveva suggerito a Grillo di prendere cortesemente il traghetto.

NESSUNO aveva sventolato la bandiera della par condicio (forse solo quella rossa del mare in burrasca), magari semplicemente perché si auguravano che il comico facesse un incontro ravvicinato con qualche squalo. Ma tra nuoto e calcio che differenza c’è? Grillo aveva attraversato a bracciate lo Stretto, delle gesta mica da poco, che forse aveva trasformato un’azione di propaganda in una notizia vera e propria.

ALLORA anche a Renzi, per sfuggire alla morsa della par condicio, sarebbe stata sufficiente un’impresa vera e propria per passare al reparto notizie da dare. Per esempio, fare un tunnel a Baggio, oppure rubare palla a Baggio, o salvare sulla linea un tiro di Antognoni (ci vuole coraggio). Invece di quella del cuore, avremmo avuto la partita del fegato. Roso.

di Piero Degli Antoni