Roma, 24 aprile 2014 - L’Aula della Camera ha approvato il decreto lavoro con 283 voti favorevoli, 161 voti contrari e una astensione. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.

E dopo il codice a barre sulla fronte, ieri, oggi i deputati 5 stelle si ‘incatenano’, (GUARDA LE FOTO)simbolicemente, in Aula alla Camera per protestare contro il dl Lavoro.

PROTESTE A 5 STELLE - Le catene bianche e rosse in pvc che gli esponenti M5S hanno mostrato, avvolgendosele ai polsi, sono spuntate subito dopo l’intervento in dichiarazione di voto del 5 stelle Walter Rizzetto.
I commessi sono intervenuti immediatamente su invito della presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha richiamato all’ordine i 5 stelle: “Avete dimostrato abbastanza il vostro dissenso. Ora dobbiamo continuare i nostri lavori”.

DAMIANO: PENSARE A PENSIONATI E INCAPIENTI - L’annuncio del premier di diminuire le tasse anche ai pensionati, alle partite Iva e agli incapienti “è una scelta molto positiva che ho sollecitato e sostengo con convinzione. Il Governo sta andando verso la strada giusta, quella del potenziamento del potere d’acquisto delle famiglie e della ripresa dei consumi”, sostiene il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.

“Solo in questo modo - aggiunge - sostenendo i lavoratori e le imprese, si può aumentare l’occupazione. Matteo Renzi, con la scelta che ha annunciato, ha parlato di promesse da mantenere: vorrei ricordargli che va onorata un’altra promessa, quella che riguarda i lavoratori ‘esodati’ che attendono una soluzione immediata alla loro drammatica situazione quotidiana. Mi auguro che il mese di maggio sia quello decisivo per vedere trasformate le promesse in risultati concreti”. 

SCELTA CIVICA: PUNTO DI PARTENZA - “Ci auguriamo che il provvedimento sia un punto di partenza per arrivare a misure piu’ coraggiose”, sottolinea invece il deputato Antimo Cesaro annunciando in aula alla Camera il voto favorevole di Scelta civica al dl Lavoro.
“Abbiamo assistito a scontri di natura ideologica o per posizioni di limite interne ai partiti che hanno impedito che il provvedimento fosse dibattuto in Aula con l’attenzione che meritava”, ha sottolineato Cesaro rilevando comunque come il provvedimento sia “una spinta al processo di immediata creazione di posti di lavoro”.