Santa Margerita Ligure, 6 giugno 2014 -  Il ministro per le Riforme Costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, dopo aver promesso ieri un'accelerata al taglio dei costi dell'energia, oggi al convegno dei Giovani di Confindustria continua a spiegare la 'marcia' delle riforme renziane.

SENATO - Il ministro ha affermato di essere “molto fiduciosa che si riesca ad approvare”la riforma del Senato, e, ha aggiunto, “sono fiduciosa che si arrivi” alla sua approvazione “in tempi brevi, sicuramente prima dell’estate”.

“Non è una riforma facile, altrimenti la avrebbe fatta qualcun altro, dato che sono 20 anni che ne parliamo, però non ci spaventa ciò che non è facile, anzi, è una sfida in più", ha proseguito il ministro, che ha definito la riforma “un obbligo morale che ci siamo assunti con i cittadini”. Boschi si è detta “non convinta della bocciatura di Forza Italia” della riforma. “Ci sono ancora dei punti da definire”, ha spiegato.

QUESTIONI DI MANI PULITE - “Noi siamo energia pulita, le mano pulite non possiamo tenerle in tasca. Tocca a noi cambiare questa realtà”, ha dichiarato Maria Elena Boschi  in merito ai recenti casi di corruzione. “Stiamo lavorando ai poteri di Cantone, arriveranno la prossima settimana” riferendosi al presidente dell’Authotity anticorruzione che sarà l’incaricato del Governo per l’Expo. “I controlli dovranno essere preventivi, la magistratura già fa il suo lavoro. E’ importante che ci siano controlli nella fase iniziale, quella dell’appalto. Dobbiamo rispondere a un momento complicato, soprattutto per Expo, dove non possiamo bloccare i cantieri” ha proseguito. “E’ importante che non si arrenda il Paese, io non sono rassegnata - ha agigunto la Boschi - nel Made in Italy non c’è la corruzione, è una ricostruzione che non accetto, non mi arrendo. ‘Impossibile non è per sempre’, mi dico spesso, questo Paese dobbiamo cambiarlo tutti insieme. Dobbiamo ripartire”.

TITOLO V - La riforma del titolo V della Costituzione “non ha funzionato e ha rallentato lo sviluppo economico”, ha poi detto la Boschi: “Pensiamo ai limiti alle emissioni, che cambiano da regione a regione”, ha affermato, “se queste competenze tornano allo Stato, c’è una scelta centrale, ferme restando le competenze delle regioni”.

BATTAGLIE A CONFRONTO - La riforma del Senato e della Pubblica amministrazione sono “due battaglie impegnative e due degli obiettivi principali che si è dato il governo”: risponde il ministro a chi le chiedeva quale di queste due riforme possa trovare maggiore resistenza,. Insomma,  è “difficile scegliere”. La riforma della Pa è “complessa. Ci sta lavorando il ministro Madia e arrivera’ la prossima settimana” (il 13 in Cdm), ricorda Boschi.